“Se tutti i mariti fossero come me…”

Carissima moglie

Rispondo alla vostra e sono contento di sapere che state in buonissima salute, lo stesso vi assicuro di me… In quanto alle lettere non puoi immaginare quanta rabbia ho, devi sapere che oltre a questa che ho ricevuta ne devi ricevere ancora altre. Voi dite sempre che non rispondo se non dopo due o tre delle vostre ma non vuoi considerare che in questi brutti tempi la corrispondenza arriva in ritardo e anche si smarrisce. Forse puoi credere che io non ho la volontà di scrivere? Non devi creder questo cara moglie non passa un giorno che io notte o giorno non vi pensi. Se tutti i mariti fossero come me che pensano alla moglie e ai figli tutte le donne sarebbero felici e così pensami anche tu come ti penso io. [….]

Facci anche qualche festicciola alla bambina e quanto prima le rimanderò un regalo. Se sapessi quanta consolazione ho provato e provo quando leggo le lettere e trovo quello che e dice nostra figlia, mi si intenerisce il cuore, ebbene anche questi tormenti della lontananza finiranno, cerca di starle attenta e per quanto puoi non farla patire di nulla che adesso per me non è come il passato, adesso posso adempiere ai miei doveri se mi assiste la salute… non altro, saluta tua madre e dalle 5 lire che si comprasse un caffè, saluta nostro padre, il cognato, la famiglia e manda i miei saluti al cognato Domenico quando gli mandi le 20 lire.