Sposa di guerra

Così partii… e arrivai nella capitale francese nel settembre 1936; mia sorella mi attendeva felice alla grande stazione (Gare de Lyon).

Iniziai a lavorare subito; appresi molte cose nuove e mi si stimò tanto per la mia serietà, infatti là noi italiani siamo apprezzati perché onesti e laboriosi.

Fui governante, dama di compagnia, première femme de chambre, aiutante in un importante atelier, decoratrice per tre anni ed infine crocerossina in una missione belga.

Dopo tre anni di vita parigina conoscevo discretamente la lingua francese. Conobbi mio marito, con il quale ero impiegata, e dopo soli sei mesi avvenne il più bel giorno della mia vita: il 5 ottobre 1940, in piena guerra, mi sposai, proprio a Parigi, nel Quartier Latin dove abitavo con mia sorella. La cerimonia si svolse in una delle chiese più celebri di Parigi per la sua antichità: l’Eglise Saint-Sévérin, poco distante dalla Cathédrale de Notre Dame. Lì vicino si trova pure la famosa Université de la Sorbonne e nel municipio di fronte al Panthéon si svolse il secondo momento del mio matrimonio, quello civile.

Adottai in questo modo la nazionalità belga di mio marito, che sono fiera e orgogliosa di conservare tutt’oggi.