Mestieri
commercianteLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
ArgentinaData di partenza
1951Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Capezzone descrive una giornata da pensionato come tante, trascorsa a pescare sull’oceano. Finché una nota melodia fischiettata da un passante non lo riporta con il pensiero all’Italia lontana.
Mendoza – (Argentina) – 20.4.94
Giorni fa stavo pescando proprio nella darsena del grande porto cileno di Valparaiso, città bellissima accovacciata sull’Oceano Pacifico e lontana circa 300 km da casa mia; dall’altro versante delle Ande.
Da lontano, Valparaiso sembra un po’ Genova, poi da vicino uno si accorge che è una vera città latinoamericana, dove la ricchezza e l’estrema povertà si danno la mano.
Il porto stesso, vecchio e quasi coloniale; popolato di navi di tutte le bandiere della terra, sembra una cosa strana, irreale e meravigliosa.
Gente di tutte le razze e di tutti i ceti sociali camminano come formiche in fretta e furia; e solamente i veri nativi, discendenti degli indios americani, i cileni che vivono sulle montagne vicine e sulle mille collinette, che circonda il vecchio porto camminano piano piano, osservano tutto e non gridano mai, non dimostrano interesse speciale per nessuna cosa ed anno un’aria di chi sa che a casa sua e che tutti gli altri, primo dopo se ne andranno rilasceranno vivere in pace, con la loro pesca, la loro caccia, loro millenari abitudine, e loro demoni, il loro Dio e la loro Pachamama, madre terra.
Eppure si illudono, perché sebbene abbiano la speranza che un giorno il bianco se ne andrà da dove arrivo, da quando Cristoforo Colombo, il grande genovese sbarco essi non sono più padrone di niente, nemmeno della loro vita e solo della loro morte che certamente arriva sempre un po’ troppo tardi per loro. Visto che già se ne andava portare la luce e il calore all’altra parte del mondo, vederlo affondarsi piano piano nell’oceano Pacifico fa venire i brividi ed uno si chiede se dopo un tramonto così non varrebbe la pena morire per non rovinare poi con altre cose brutte tanta bellezza celestiale. Ero rimasto solo, parecchie barche di pescatori si allontanavano, verso l’alto mare per la pesca notturna, Valparaíso di notte sembra un enorme albero di Natale e la vicina Viña del mar bellissima e ricca città balneare quasi attaccata vicina, pure sembra un altro albero di Natale. Avevo già pescato un robalo (sorta di spigola, Ndr) e pure una lunghissima anguilla velenosa, che poi avevo rigettato in mare, ero così contento, dico quasi, perché da quando nacqui, 64 anni fa, tanto alla mia lontana terra alpina natia, come qui in America latina, in questo mio terzo mondo latino americano, feroce, bellissimo e stravagante, felice del tutto, non sono mai stato…….Ed io so il perché e Dio pure lo sa. Ero così felice, stavo dicendo, quando sento fischiare vicino a me, ed un tuffo al cuore quasi mi assassina. Chi fischiava lì vicino a me la canzone “Mamma”; chi era…? Non sapevo se stavo sognando e o era una realtà assurda e spietata. A 18.000 km da casa mia, qualcuno fischiava “Mamma sono tanto felice”….
Il viaggio
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