Mestieri
insegnante, dirigente scolasticoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
GermaniaData di partenza
1961Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)La breve esperienza emigratoria di Matteo Piccirilli ha inizio in Germania, a Stoccarda. Questo è il racconto del suo impatto con la realtà della fabbrica.
Gli altri, tra cui mio cugino, avevano superato da poco i quarant’anni e sognavano soltanto di far ritorno in Italia, dopo aver guadagnato i soldi necessari per intraprendere qualche attività produttiva. In realtà, anche noi giovanissimi contavamo i giorni che ci separavano dalla fine dell’emigrazione, fissata per me nell’imminente mese di ottobre e per i miei amici tarantini per l’anno successivo, in cui avrebbe aperto i battenti l’Italsider, considerato il più grande stabilimento siderurgico d’Europa. Essi dicevano che già avevano prodotto domanda e speravo di essere assunti nell’imminente apertura dell’imponente colosso industriale.
La nostra fabbrica, a differenza delle altre che operavano in Germania, non aveva altri operai stranieri all’infuori di noi sette, per cui vi era un continuo rapporto con i tedeschi, i quali, in verità, ci considerano come loro conterranei.
Quel primo giorno, appena uscito dall’ufficio, scendemmo alcune scale e ci trovammo in un grandissimo locale, dove si sentiva un rumore infernale, proveniente dalle centinaia di macchine in azione, nei cui pressi si trovavano altrettanti uomini e donne intenti a lavorare pezzi di metallo. Quello fu il mio primo impatto con una fabbrica, che io non avevo mai visto se non raffigurata su qualche libro di testo. Ma come era diversa dal mondo in cui io era cresciuto! Tanti uomini raggruppati a lavorare nello stesso ambiente, tra il rumore assordante e la polvere costituita dalle piccole particelle metalliche, mi fecero venire alla mente il lavoro del contadino delle mie parti: un uomo che, pur in mezzo alla povertà, viveva tranquillamente nella solitudine dei campi, respirando l’aria salubre del Subappennino.
Nonostante queste considerazioni, decisi subito di iniziare quella nuova esperienza, dedicandomi con un certo impegno nello svolgimento del nuovo lavoro.
Il viaggio
Mestieri
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