Paesi di emigrazione
BelgioPeriodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Stremato dalla prigionia e dalle fatiche dei lavori forzati, in un momento di debolezza Mario Bosisio, soldato italiano catturato durante la Prima guerra mondiale e deportato in Belgio, tenta il suicidio.
Una mattina fredda e nebbiosa mentre lavoravo sulla strada ferrata trasportando travi, stanchissimo di tutto e di tutti, non esclusi i miei compagni di sventura che si guardavano sempre in cagnesco, in un momento esaltato di eccitazione di scoraggiamento, all’approssimarsi del treno, con una mossa repentina mi slanciai nel vuoto verso i binari per farla finita una buona volta. La vita annebbiata mi salvò. Essa mi impedì di notare, la presenza del filo di ferro che costeggia la linea; per dare i segnali da un casello all’altro.
Inciampando in questo ero andato a finire ruzzoloni, sul principio della ghiaia dov’erano posti i binari. Il pesante convoglio mi passò rasente sfiorandomi. Mi portarono in stazione svenuto. Ripresi i sensi, mi accorsi che avevo la testa fasciata per una ferita. Interrogato dall’interprete, presi la scusa di un caso accidentale. Non so se la mia dichiarazione fosse stata creduta o meno, epperò dopo quell’incidente fui guardato a vista più degli altri e dovevo stare sempre vicino alle sentinelle. Rientrato al concentramento mi misi a letto. Un forte choc nervoso mi fece passare tormentosa tutta la notte.
Il viaggio
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