Mestieri
casalingaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
AlbaniaData di partenza
1988Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)L'ambasciata italiana a Tirana nell’estate del 1990 è praticamente sotto assedio: in molti cercano di entrare per trovare una via d’uscita dall’Albania. Annarosa, moglie dell’ambasciatore, è una cronista attenta di quei fatti.
18 giugno 1990
Non sono stata buon profeta. Gli arrivi degli aspiranti rifugiati nella nostra Ambasciata continuano al ritmo di uno a settimana e in una situazione di crescente violenza. Nelle ultime due settimane gli albanesi hanno innalzato senza neppure chiedere il permesso, su tre lati del nostro giardino, una cancellata alta il doppio di quella esistente e hanno aumentato il numero degli agenti lungo la parte frontale dell’Ambasciata, che dà sulla strada. Nonostante questo, la gente non si scoraggia e c’è sempre qualcuno che riesce a saltar dentro. L’ultimo è entrato mezz’ora fa, spaccando i vetri della porta-finestra del salotto ed entrando in casa molto agitato e sanguinante. Ora dunque i nostri ospiti sono tre, tutti giovani sui trent’anni che affermano di non riuscire ad ottenere il passaporto. Penso che sia vero, altrimenti non rischierebbero la pelle o la galera per andarsene dall’Albania. Per fortuna, le ultime due volte le guardie non sono penetrate nel giardino per inseguire i fuggiaschi. In questa prima metà di giugno, poi, almeno una ventina di persone sono riuscite a scappare in Grecia e in Jugoslavia, attraverso frontiere molto sorvegliate, lungo le quali i militari sparano a vista su chiunque provi a varcarle illegalmente. Si vede che c’è meno paura tra gli aspiranti alla fuga, da quanto questa è considerata non più “alto tradimento” (punibile con la morte), ma solo “espatrio illegale”. Per scoraggiare gli espatri via ambasciate, le autorità hanno fatto sapere che chi vi chiede asilo non potrà lasciare il Paese prima di avere trascorso un mese fuori dalle ambasciate stesse. I nostri rifugiati, naturalmente, non si fidano e rifiutano di uscire, se non protetti e garantiti dal personale italiano. C’è il rischio che si ricrei una situazione come quella dei Popa.
Il viaggio
Mestieri
casalingaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
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1988Periodo storico
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