Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
Libia, IsraelePeriodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Larry, fratello di Giulia Arbib, è andato in Palestina per partecipare alla nascita dello Stato di Israele. Dopo un periodo trascorso in kibbutz partecipa ad un’azione militare.
Passati presso Urania i primi 8-10 giorni di riposo e di distrazioni a di visite a Tel-Aviv e dintorni, Larry volle andare a vivere in Kibbuz, e, alle varie insistenze e dinieghi di Urania rispose: – Ho dato un grosso dispiacere ai miei genitori scappando da casa e da Tripoli come un ladro, rischiando la vita e il carcere e viaggiando peggio di un animale, per che cosa, credi? Per venire qui ad oziare e bighellonare? No mia cara, io voglio dare una mano ai miei fratelli, al mio popolo, essere utile, lavorare! Non sarà determinante il mio apporto, ma se ognuno la pensa co- si… guai a noi tutti, è finita, non avremo mai una Patria né sa- remo mai un popolo unito e compatto contro i numerosi nemici che ci circondano! Insomma voglio andare in Kibbuz e ci vado! Cerca di capirmi, ti prego! Urania lo vide raramente, solo per qualche Festa Solenne e non tutte o in alcuni giorni di permesso in cui non era di turno al lavoro diurno o di guardia armata di notte. Anche scriverle gli era difficile e, colmo dei colmi, ero io che davo notizie dell’uno all’altra!
Ai primi di marzo del ‘48 Urania ebbe il suo primo figlio. Mandò un telegramma alla Direzione del Kibbuz perché permettesse a Larry di venire ad assistere alla circoncisione. Larry arrivò in tempo, felice di fare da padrino al neonato, poi abbracciò madre e figlio e scappò di nuovo al Kibbuz, lo stesso giorno. Quella fu l’ultima volta che Urania vide Larry…! Cadde in combattimento corpo-a-corpo, nei paraggi di Hulda, nel tentativo di liberare la strada per Gerusalemme, assediata da arabi ed inglesi, i cui abitanti ebrei erano ormai privi di tutto: cibo, medicinali e armi, e che bisognava liberare d’urgenza!
Fu, per fortuna – se così posso dire – trascinato da un piede, attraverso le linee del fuoco da un suo amico e commilitone, il caro Nino Saranes che rischiò la vita perché la salma di Larry non facesse la fine di quelle che cadevano nelle mani dei feroci nemici, i quali – per assurdo possa sembrare –, ne tagliavano la testa e, col membro sessuale in bocca, la scagliavano al di là delle linee! Questa è un’ulteriore prove di che genere fossero, sono e saranno sempre gli arabi! E in che data cadde il nostro giovane eroe? Il 31 di marzo del 1948, esattamente un anno dopo il suo sbarco e appena quarantacinque giorni prima delta proclamazione dello Stato d’Israele, avvenuta a metà maggio di quel anno!
Quella stessa notte mi scrisse:
– “T’immagini Joujou cara, io, ultimo arrivato in questo Kibbuz, avere l’onore di essere scelto per primo fra coloro che alzarono la mano? Avrò finalmente la possibilità di essere armato a utile al mio Paese e non dovermi nascondere come a Tripoli? Come avevi ragione d’impedirmi con tutti mezzi di uscire di casa quel nero giorno del cruento pogrom! Non cesserò mai di essertene grato! Ti scriverò appena potrò e ti racconterò tutto per filo a per segno, con calma, perché ora ho premura, devo correre!”
Povero fratellino mio, aveva premura di morire!! Quella fu infatti la sua ultima lettera, giuntami dopo la sua morte, raccontatami in seguito dello stesso Nino Saranes, ancora ammirato dall’audacia del valoroso amico.
Il viaggio
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