Vestito di nero

Nacqui a Camogli il 2 Maggio 1882, in un appartamentino piccolo piccolo, posto in quella Casa che guarda Piazza Schiaffino, accanto alla scala del Pinetto.

Mia Zia Maria Olivari mi raccontava sempre che mia Madre, quando nacqui, disse: Povero piccino: è nato la vigilia della Croce. Chissà: forse una di quelle misteriose voci che non si sa da dove vengano l’avvertiva che il suo ed il mio destino erano segnati. Avevo quasi 4 anni quando Mamà, obbedendo alla chiamata dello sposo mi portava in America. Ci accompagnava il vecchio Zio Cap. Francesco Bisso. Della Mamma, della traversata, dell’arrivo, dell’incontro con Papà, nulla ricordo. Poi un giorno, mi trovai tutto vestito di nero, in una casa sconosciuta.

Ero orfano.

Nuova lacuna nella mia mente. – Non sò proprio nulla dei miei primi mesi di orfano.

In quel tempo, forse cinque o sei mesi dopo la morte di mia Madre, arrivò a Montevideo uno zio di mio Padre, il Cap. Giuseppe Pace il quale, dopo una sua ispezione ad un veliero in avaria, doveva ritornare in Italia. Papà credette bene affidarmi alle cure di detto zio e mi mandò a Camogli, da mio Nonno. Viaggio di ritorno adunque. Credo avessi su per giù 5 anni. Non ricordo l’arrivo a Camogli. Il vecchio mio Nonno mi raccontò poi che quando arrivai non parlavo più italiano, ma solamente spagnuolo.