Mestieri
saldatoreLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
AustraliaData di partenza
1962Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Antonio Sbirziola, a 19 anni, ha deciso di emigrare in Australia.
Mi arriva una lettera accasa dei zii del’luficio di emigrazione Australiana, zio telefona che devo antare accasa sua che mi vuole parlare, mi a lasciato il messagio con la madre di Maria Carmela, pero non so il motivo che mi vuole parlarmi. Invece di telefonare le vado a trovare che serve anche per una visita. Come arrivo zio mi viene ad aprire sempre sorridento pero non parla, come arrivo in cucina trovo a zia Aida. Lei mi dice, Antonio vedi di come sei inportante che gli Australiani ti cercano. Pero non per il tuo bene, e per il loro tornaconto e per spruttarti. Antonio tu e meglio che ti fermi in Italia, che la tua terra la tua lingua che bene o male ti saprai spiegarti. La e un altra lingua diversa e ti trovi in mezzo ai guai.
Io le faccio il sorriso e non le risponto.
Zio Nunzio mi dice, qua ce la lettera del’ufficio di emigra- zione Australiana che deve passare un altra visita di controllo, per il prossimo mercoledi.
Prento la busta e lego il contenuto, ci sono reclami della Australia naturale.
Zia mi dice Antonio, tu sei un bugiardo e fannullone a da un anno che porti a Maria Carmela a spasso a noi non ai detto niente, se lei era figlia mia tavrei preso a sberle.
Lo zio ride e non mi dice niente.
Le dico zia lei a ragione pero Maria Carmela ce lo detto che non era il momento di portarla qua di farcela conoscere, certo lei la conosce, pero no come fidanzata, che questo puo darsi che un giorno sara.
Parliamo con zio, che mi cerca di guidarmi, per le mie pratiche. Le chiedo se vuole venire il giorno che devo passare la visita.
Lui mi risponte no, vai da solo.
Dopo che vado via, camminanto ci penzo che a Maria Carmela non le o detto mai che voglio emigrare. Pero mi devo preparare una scusa da chiedere e spiegarle il mio sentimento. Anche che o sbagliato di non averlo dimostrato a loro. Come arrivo accasa, mi aspetto che mi rinproveranno e invece non dicono niente.
Parliamo per un ora e antiamo a letto.
Il sabato sera antiamo a ballare e mi sento colpevole che a Maria Carmela non ce lo detto, ce lo vorrei dircelo pero non o il coragio di ingomingiare di come dircelo. Passiamo tutta la serata, ci siamo divertiti ci facciamo la strata a piede. Allintomane antiamo a passegio, provo a dircelo e non ge la faccio.
Il mercoledi vado alluficio di emigrazione Australiano a passare la visita, lavoro solo mezza giornata e mi presento in orario. Una bella ragazza mi chiama signor Sbirziola, mi porta in una stanza e mi da ordine di spogliarmi. Arriva il dottore con un interprete un giovanotto, lui mi fa delle domante, e le traduce.
Lultima domanta che mi a fatto, e sei stato in galera. Le risponto no non o avuto da fare con la polizia.
Risponte il dottore, benvenuto in Australia?
Le risponto grazie.
Il medico a una faccia che senbra una persona rigorosa di come guarda, alla fine mi porge la mano e mi dice tanti auguri. E cosi gentile che non me lo credevo lo guardo dopo che lui si e girato per andarsene. Dico in me stesso, una faccia rigorosa e una persona brava. Vado in ufficio a mi chiedono se il viagio lo pago o pure voglio un prestito. A me mi viene da ridere, perche non o soldi, addire come che posso pagare. Le risponto mi fa il prestito. E come vuole partire, in aerio o pure con la Nave? Risponto con la nave.
Mi fa il conto devo pagare £ 165 sterline, a £ 10 sterline al mese. Prima di partire deve conperare £ 10 sterline Australiane. Metto la firma e mi da il libretto. La partenza e il 9-2-1961, e presentati in questo ufficio alle ore undici di mattino. Buona fortuna.
La ringrazio e me ne vado come uno stupito. Ripeto in me sto antanto in Australia e non so come lo fatto questo passo. Lo giuro mi senpra che una cosa che mi conduce a me in giro, e dico come mi a successo. E un mistero mai penzato, e solo che mi presento e mi aprono la strata. Esco fuore e li davanti ce il porto, che li bisogna partire, mi appogio al muro e ci penzo. E dico io sto antanto in Australia, che non la conosco neanche nella carta giografica. Cosa mi sta succedento a me.
Io non o penzato di tutto questo dal’primo giorno che o fatto la domanta per emigrare. Prento un respiro e me ne vado, il primo bar mi prento un caffe e io guardo le persone che sono che bevono e parlano fra di loro. Per me e un mistero di tutto sto facento.
Alla stazione Pringipe penzo se devo antare dello zio o pure prima vado accasa, sono rinbanbito in me.
Vado dai zii, e le dico con anzia allegra, Zio partiro per laustralia giorno nove di Febraio del prossimo anno. E le prolungo anche una bugia. In Australia hanno bisogno di mano dopera. Zio risponte non la vedo bene che ti fanno partire in pochi mesi, e cosi sbricativo.
Le dico zio di quello che mi hanno detto che vogliono operai al piu presto.
Questa bugia neanche le penzavo di dirla allo zio.
Io mi sento un uomo che sto per antare in cerca di fortuna con tutto il mio coragio. Zia mi invita accena che sta per mettere la pasta nella pentola.
Io le dico grazie zia accasa mi aspettano per la cena devo antare grazie.
Le saluto e vado accasa, durante il cammino penzo le bugie che le o detto a zio, e dico imme perche le o detto delle bugie a zio, di dove che mi vengono.
Arrivo accasa il mangiare e pronto loro hanno mangiato io come finisco di mangiare penzo di scrivere ai miei genitori, per darci la notizia che parto per l’Australia, mentro che scrivo viene Maria Carmela affarmi conpagnia, e lei lege il mio scritto, non poso dire quello che voglio io. Smetto da scrivere, lei mi ingoragia a scrivere la lettera, alla fine lei mi detta i saluti della famiglia Miraglia che loro mi vogliono bene. Io la ubidisco di quello che lei mi dice.
Quanto vado a letto strappo la lettera che le devo dirle quello che voglio io, che le devo farle sapere per la mia partenza in Australia.
Il viaggio
Mestieri
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licenza elementarePaesi di emigrazione
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1962Periodo storico
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