Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1953Data di ritorno
1969Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Temi
nostalgiaTemi
nostalgiaIl senso di solitudine che prova Athe Gracci a Nevers, dove è emigrata al seguito del marito e del suo lavoro, viene spazzato via dal semplice contatto con la quotidianità di alcuni vicini di casa, che si mostrano allegri e spensierati. È una molla che fa scattare in Athe un senso di salvaguardia e di valorizzazione della sua esistenza.
Mi sono trasformata da quei momenti. Mio marito, non potrà credere, ma è da allora che mi ha sentito cantare. Sorridevo perfino dolcemente a me stessa, mentre, facendo le faccende, pensavo all’Italia lontana. Iniziò così lo zufolare gioioso e sommesso per le scale di quel palazzo. Mi guardavano con altri occhi, i signori del terzo piano, tanto che una volta, in uno slancio di tenerezza, mi fecero un complimento… Mi chiedevo il perché di quella grande differenza: forse lui era maggiore di me, immaginavo sapesse guadagnarsi da vivere in maniera facile ed elegante; “ha una moglie che lo asseconda, che lo comprende” dicevo tra me; “lui”, pensavo, “ha veramente ragione di cantare”. Ma io?
Continuai a stirare le camicie di mio marito, cantando veramente in modo appassionato la mia: Firenze stanotte sei bella…
Dimenticai la solitudine, i consueti silenzi casalinghi, ringraziando il miracolo della vita che mi permetteva di fissare gli occhi di mio marito con sospiro profondo di serenità per il lavoro suo duro, ed il mio, che faceva sperare in un ritorno in Patria con tante nuove esperienze di umanità sociale che non avrei mai immaginato se non avessi creduto al miracolo della vita.
Il viaggio
Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1953Data di ritorno
1969Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Athe Gracci
Canterellare
Nella esistenza succedono veramente le cose più strane... ecco il mio miracolo, un ricordo di Nevers. Che...
Cinquant’anni dopo
La Francia, il mio paese, nel 2001. Penombra, penombra nella mia piccola stanza, e sonnolenza dopo...