Mestieri
impiegataLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1930Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)La piccola Maria Elena, a soli 11 anni, è costretta a lavorare duramente in un albergo in Francia e rischia anche di subire una violenza sessuale.
Per vivere e rimanere sotto un tetto si doveva ancora lavorare sodo e vendere legna.
Finito di pagare i debiti di mio fratello, i miei genitori decisero di trasferirsi in Paese, pensando di mandarmi a scuola, oppure di trovarmi qualche lavoro che si addiceva alla mia età. Parlando di questa cosa con i nostri amici si seppe che uno di loro cambiava casa per mancanza di spazio necessario alla sua famiglia. Così per noi fu facile trovare un piccolo vecchio quartiere, con solo una camera e un ambiente pericolante con mezzo pavimento caduto, dove ci si azzardava a entrare a stendere i panni, ammucchiare legna, ci si teneva pure il secchio chiuso che faceva da gabinetto e che la mattina di buonora si doveva vuotare nel fiume La Cagne. Mio padre aveva provveduto con le proprie mani a fare un tavolo e quattro sedie. I letti si comperarono dai nostri amici e per materassi mia Madre compero del panno da materasso e siccome non avevamo soldi da comperare il vegetale li riempì di palegro secco. Così anche i letti erano a posto. Si comperarono poi tre piatti piani tre cupi, altrettanti forchette, coltelli, cucchiai due pentole una per la minestra e una per la pasta. In primavera ci trasferimmo in Paese a Cagnes sur mer. Dopo poco tempo la Mamma trovò lavoro alla raccolta delle fragole e alla loro pulizia. Io trovai lavoro presso una Pensione di lusso chiamata Le Cagnard, dove aiutavo la cuoca a preparare le verdure, sbattere le uova, montare la panna, fare il gelato, lavare i piatti in punta di piedi perché non arrivavo all’acquaio. Dovevo pure sostituire la cameriera qualora non fosse venuta al lavoro per qualunque ragione. Infatti una mattina dovetti sostituirla ed ebbi l’idea di principiare dall’alto, per poi scendere al secondo e primo piano. Cominciai dalla mansarda, dove dormiva un Pittore Inglese di nome Monseu Pavon. Un ambiente molto bello, le pareti erano tappezzate di tele, con meravigliosi dipinti. Appena ebbi finito le pulizie in quel mondo di meraviglie, mi inoltrai nella camera buia del Cameriere di sala. Cominciai a fare il letto tutta tranquilla quando mi sentii prendere per le spalle e scaraventarmi sopra il letto e intimarmi il silenzio. Era lui il cameriere avevo undici anni, la mia reazione fu così pronta e veloce che non riuscì in nessun modo a trattenermi. Gridai aiuto, ma purtroppo i pensionanti erano tutti usciti e le mie grida suonarono invano. Senza perdere tempo per paura di essere raggiunta volai le scale e attraversai le due grandi sale, raggiunsi la cucina presi le mie bazzecole e tornai a casa mia in attesa che arrivassero i miei genitori. Arrivati che furono, mi detti malata e non volli più tornare in quel pericolo. Spiegai a mia Madre che non era l’ambiente adatto per una bambina, che dovevo lavorare troppo e non ce la facevo più. Non svelai a nessuno il segreto.
Il viaggio
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