Mestieri
funzionarioLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
Arabia SauditaData di partenza
1945Data di ritorno
1947Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Arriva il giorno di Natale a Dhahran, in Arabia Saudita: Oberdan Pardini e i colleghi impiegati nella costruzione dell’aeroporto cittadino hanno escogitato molti diversivi per alleviare il peso della lontananza da casa.
Il primo Natale in Arabia Saudita, il fatidico 25 dicembre era arrivato e ci preparavamo a festeggiarlo con le risorse che il Campo e la fantasia potevano offrirci. Sin dal mattino le due sale mense, americana ed italiana, erano state addobbate con festoni di carta colorata, colla e molta volontà; bottigliette di Coca-Cola e altre bevande colorate facevano bella mostra sui tavoli ed i piatti di alluminio della mensa brillavano, più puliti e lucidi del solito.
Non vi furono cerimonie religiose di alcun rito (in mancanza di celebranti) e dopo i vicendevoli scambi di auguri fra italiani e americani fu servito il pranzo natalizio per il quale – è doveroso dirlo – il responsabile delle mense, Mr. Sarafian, non lesinò alcunché per propinarci il meglio del suo repertorio gastronomico. Prescindendo dalla ormai usuale pastasciutta, ci servì tacchino arrosto con patate e mele, noci della California, ananas ed altra frutta in scatola, un dolce squisito, caffè (all’americana, ma meglio di niente) ed un diluvio di Coca-Cola, succhi di frutta e sciroppi vari. Insomma l’avvenimento fu degnamente festeggiato, anche se una punta di malinconia serpeggiava fra tutti per l’assenza dei propri cari lontani.
Demmo quindi corso alla “Grande pesca di beneficenza”, i cui premi spaziavano da una stecca di sigarette ad un accendino Zip, da un paio di calzini ad una maglietta, da un pacchetto di dolci Mars (quasi andati a male per il calore dei magazzini) ad un sapone per barba ad altri eterogenei oggetti, tutti acquistati a prezzo di costo al “Post Exchange”.
Il 27 Dicembre 1945 ebbe luogo a Ras Tanura un incontro di boxe fra i nostri pugili e la rappresentativa di quel campo italiano, incontro che tenne in ansia tutti gli sportivi di Dhahran. I risultati furono abbastanza soddisfacenti per i nostri ragazzi che diedero l’anima pur di rientrare al campo con l’orgoglio di una vittoria. Ulteriori incontri si sarebbero tenuti a Dhahran il giorno dell’Epifania con l’esibizione dei campioni nelle categorie dei pesi medi e massimi.
Ed arrivò San Silvestro, la festa che in tempi e situazioni più felici quasi tutto il mondo celebra e festeggia con il rituale cenone, balli, spumante e tanta tanta allegria. Per noi, poveri cristi, l’ultimo giorno dell’anno fu come un giorno qualsiasi, fatta eccezione per una miglior cura nella preparazione dei cibi della mensa e per una finale distribuzione di dolci sfornati dai cuochi della mensa americana (tutti italiani!). Allo scoccare della mezzanotte fu dato inizio alla lotteria fra urli, fischi e congratulazioni per i tre vincitori, tra i quali anche un militare americano; il tutto tra scambi di auguri e trincate di Coca-Cola. La festa (chiamiamola così) terminò verso le due del mattino.
Stanchi ed un po’ assonnati lasciammo la sala mensa, ove si era svolta la lotteria, per fare rientro alle nostre tende. Una folata di vento freddo c’investì facendoci rabbrividire: l’inverno era arrivato, repentino evidenziando tutti gli inconvenienti di una sistemazione sotto un telo di tenda. L’Arabia Saudita non è sicuramente il paese ideale in fatto di clima: puoi prenderti un bel colpo di calore e di sole o puoi buscarti una solenne polmonite. Una sera vai a letto che non puoi tenerti addosso neppure il lenzuolo ed al mattino ti alzi e batti i denti dal gran freddo ed indossi abiti impregnati di umidità. Questo nella stagione calda, ed all’arrivo del periodo freddo non bastano coperte per rannicchiarti alla ricerca di un po’ di calore. Di stufe neppure a parlarne ed i primi freddi ci avevano trovati impreparati.
Arrivo alla mia tenda e prima di entrare accendo l’ultima sigaretta e dò uno sguardo al puro cielo stellato: a queste stelle che brillano da migliaia, milioni di anni, che ci hanno visto crescere ed hanno assistito alle nostre gioie, ai nostri dolori, alle nostre speranze ed alle nostre delusioni: ma penso anche che dopo tutto un altro giorno è passato e che il 1946 è iniziato. L’aria si fa più fredda e mi ritiro nella mia tenda…
Il viaggio
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Arabia SauditaData di partenza
1945Data di ritorno
1947Periodo storico
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