Mestieri
operaioLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1913Data di ritorno
1934Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914) Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Trasferitosi nel West Virginia, Pietrino scrive al fratello per dargli alcune indicazioni sulla sua parte di eredità. Inoltre, lo aggiorna sulla propria situazione sentimentale.
Norton W. Va li 7-3-923
Domenico Carissimo
Mi giunse gradita la tua cara datata col 18-2-923, dalla quale mi scuserai che ancora non ti avevo risposto all’altra tua precedente. Sono lieto che di salute stai bene assieme a tutti di famiglia, così al pari posso assicurarti di me che sto sempre relativamente bene. Inquanto a ciò che mi dici per le case che ci sono spetate, se tu desideri acquistare la parte mia, io te la cedo volentieri per la ragione ch’io ancora non ho decso dove mi stabilirò definitivamente dopo fatta l’america. Fammi sapere pressappoco quanto si vale la mia parte, e mi farai pure sapere quanto più o meno si vale tutto quello che ci ha lasciato il Babbo, vorrei sapere approssimativamente il valore complessivo.
Inquanto al rimprovero fattomi nell’altra tua che potevo fare a meno di attacarmi con petegole, hai ragione di rimproverarmi, e non me ne offendo, ma in coscienza mia non ho colpa neanch’io, in primo luogo che neanche io me lo vorrei essere così, e in secondo luogo ho fatto tante volte il promonimento di non dare mai più facia a donne. Ma, haimè! Non ci sono riuscitto è il destino che mi trascina così e pare sia troppo crudele con me. Se ti dico la storia avventurosa di Century forse non lo crederai, eppure ciò che ti sto per dire è la pura verità che se ci ritorniamo te lo può dire anche Pietro Tacco, che s’ero rimasto ancora a Century sarei andato a finire male, perché c’erano due ragazze Siciliane, una tirolesa, e altre due polache nate in America, e tutte e cinque s’erano innamorate pazzamente di me in modo tale che non mi lasciavano un momento in pace il giorno che non lavoravano, ed ogni giorno succedeva fra di loro scenate di gelosia che certe volte in modo serio. Tutte queste sono di tenerissima età dai sedici ai diciott’anni. io certe volte facevo capire loro che ero troppo vecchio per loro. E loro non curante di quella diferenza d’età rispondevano che mi volevano troppo bene e che volevano restare sempre con me, e tutte amiravano i miei occhi dicendomi che erano incantevoli. Io non so che cosa avrò negli occhi: forse il magnetismo.
Perciò caro Domenico ti dico che se mi ero tratenuto ancora a Century avrei perso la testa con quelle, e chi sa, le conseguenze che ne sarebbero venuto dopo. Tu sai come sono le ragazze in questo paese, sono libertin che nessuno può dire niente che sia contrario alla loro volontàm e quando hanno confidenza con uno che vogliono, come ci stanno sempre addosso e non si vergognano di abbracciarlo in mezzo a tanta gente che guardano. Quindi ti dico che mi sono comportato meglio di un santo che neanche un santo avrebbe resistito vicino a quelle ragazze così volubili e voluttuose, eppure io ho resistito e ho pensato di fugire quelle fiame ardenti che mi volevano avolgere.
Sono venuto qui per lavorare tranquillo e in pace, ma non sono passate neanche quindici giorni che si presenta un’altra capriola la quale conoscevo anche prima, e che in verità mi è molto simpatica e l’amo con vero affetto che se non cambio pensiero me la farò compagna per tutto la vita, perché come ti dissi è onestissima, buona e laboriosa. È campidanesa di origine, ma nata qui, si chiama Tarsilla Schirru, è proprio quella di cui il Signor Gabriele Masale di Neaneli ne ha parlato tanto male, ma ti prego di non credere a ciò che ha detto lui perché ha mentito su tutte le sue dicerie. […] Del resto sono gente buona solo che sono poveri come me stesso. […]
I miei denari che hai tu, te le puoi tenere presso di te, adoperandoli per i tuoi bisogni, purché me li fai trovare pronti per quando vado io, che ancora non si sa quando. La finisco che altrimenti ti annoierai nel leggere e buterai via tutto.
Scrivimi presto e farmi sapere tante cose. Non dimenticarti di mandarmi lo stato libero di cui ti ho chiesto. Ricambio i saluti al Babbo, Giuseppe e famiglia, Edvige e famiglia, Mariangela, Pina e Marito, tuo suocero e famiglia, e tutti coloro che mi ricordano.
Tanti aff.mi a te e tua moglie del tuo aff.mo Pietrino
Il viaggio
Mestieri
operaioLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1913Data di ritorno
1934Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914) Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Pietrino Zara
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