Addio mia bella addio

Io sono al timone (che è mio posto fisso di manovra) e di qui vedo tutto il meglio degli altri; la gente a terra affollata ci saluta, la nostra musica suona la vecchia marcia addio mia bella addio!!!!… tutto l’equipaggio è a riva che ripete con forti hurrà del nostro com. in 2°; è un bel momento sì, ma anche commovente di dover lasciar l’itala terra per un paio d’anni; mentre passiamo al fianco del bastimento Ammiraglio che è la R.N. Stafetta; la sua musica suona la Marcia Reale, la nostra la marcia Ammiraglia, pure essa ha l’equipaggio a riva, che ci riscambiamo dei calorosi hurrà… tutti l’ufficiali salutano alla posizione d’attenti, pure S.A.R. (Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, Duca degli Abruzzi, ndr) si trova sulla plancia di Comando in quella posizione, e la velocità del Colombo ci allontana rapidamente da Venezia; e cessiamo il posto di saluto ognuno tornando al suo posto di manovra. Siamo all’Alberoni, distanti di Venezia circa 5 o 6 miglia, abbiamo presa la boa N.1 e quindi abbiamo fatti dei giri di bussola per verifica, tutto è andato bene, e alle 2,25 abbiamo messo in moto, lasciando le lagune di Venezia e da Malamocco abbiamo messo in rotta per 145°. Il tempo è buonissimo, mare calmo e vento debole che spira al NE filiamo la velocità media di 10 miglie e 1/2; alle 6 son montato di guardia al timone e la rotta si è cambiata per 154°. Tutta la notte è stata tranquilla e serena, filando sempre la stessa velocità, e seguendo la medesima rotta; verso le 7 del mattino abbiamo avvistate le Isole Dalmate, frà le quali Pola, e Lissa ci siamo passati all’Ovest di circa 10 o 12 miglia.