Mestieri
marinaioLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
OmanData di partenza
1894Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)È un momento storico quello al quale assiste Amilcare Compiani, marinaio imbarcato sulla Regia Nave Colombo nel 1894. Giunti in Oman, Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, Duca degli Abruzzi, va a fare visita al Pascià.
Oggi 5 Dicembre S.A.R. è andato a far visita al Pascià, in divisa Reale, con la decorazione di Casa Savoia, con i suoi 2 Aiutanti, cioè: Sig. Frigerio, aiutante di bandiera, e il Sig. Cagni, Aiutante di Campo, ambedue d’egual grado a S. Altezza, Tenenti di Vascello. Venuti a bordo. Il principe a dato nuova che veniva a bordo nel pomeriggio il Pascià; allora subito si è messo in ordine il Bastimento per riceverlo. Si è cambiate le tende e si è messe quelle nuove da Estate, i tappeti coprono il barcarizzo del Colombo fino alla camera del Comandante, che è tutta addobbata che pare una chiesa. Tutto l’equipaggio è cambiato in Divisa ordinaria e l’Ufficiali, e S.A. e Comandante in 1° e in 2° pure essi in quella tenuta, con il petto ricoperto di Decorazioni. Pure io ho indossata la mia decorazione al Valore di Marina che è la prima volta che me ne fregio a bordo del Colombo, e alcuni ufficiali mi hanno interrogato come l’ho guadagnata, ed essi mi hanno fatto gli elogi quando hanno saputo il fatto di valore.
Io che sono uno dei componenti la musica di bordo, occupiamo il miglior posto cioè sul casseretto, pronti a suonare l’inno Marrocchino, mentre sotto il Comando del Comandante in 2°, Conte Cav. Presbittero, la gente è distribuita sui pennoni per il saluto alla voce (perché merita l’onori come un Re) come lo è, Pascià dell’Oman. La nostra prima baleniera armata di 6 remi, e il Tenente di Vas. sig. Cagni, Aiutante del Principe al timone, si scorge da bordo, che viene con il Pascià e i suoi aiutanti di Corte, e porta lo Stendardo Reale a prora, si avvicina leva, leva, e quando è quasi al barcarizzo, la gente che è distribuita sui pennoni, risponde ai calorosi hurrà del Comand. in 2° per 3 volte e noialtri suoniamo l’inno Marocchino.
A riceverlo ci era il Principe Luigi e il Com. in 1° cav. Gavotti, e tutto lo Stato Maggiore in gran tenuta. Appena imbarcato, mi sono fatto meraviglia il vedere un personaggio simile, vestito in quella maniera, proprio all’araba, un turbante in capo, una cappa fino ai piedi, un paio di ciabatte come i frati e i piedi nudi, una lunga scimitarra al fianco, e due Pugnali alla vita, e così i suoi due aiutanti, menoché non avevano la scimitarra… Sono rimasto sbalordito il vedere tanta accoglienza a 3 maschere!!!
Ma all’apparenza, il Pascià ha dimostrato essere un giovane educato, ed intelligente, esperto in tutto, perché ragionava con la massima franchezza e risolutezza con il nostro Comandante e S.A., i quali con le gentili maniere che permette l’educazione militare gli facevano gli onori. Però non parlavano personalmente, perché il Pascià conosce solo la sua lingua, per mezzo d’un interprete inglese si trasmettevano la parola. Il carnato del Pascià è mulatto, e un giovane d’apparenza, poiché è anche la gioventù che glie lo permette, che ha i suoi giovani 21 anni d’età, e ben goduti, poiché possiede 12 moglie e un serraglio delle migliori ragazze del suo stato che gli vengono offerte dai migliori personaggi (come è d’onore per essi offrire la propria figlia al gran Sultano, quando questa sia molto bella!!). E come pure due sposi d’alta Società che si uniscono in matrimonio, il marito offre al Gran Sultano la propria moglie ancora sacra e inviolabile per lui marito, almeno per un anno!!!… così non dura fatica…
Questi sono i costumi del Sultano dell’Oman!! Son belli?? Giudica, lettore!!! Però ho tralasciata la gentilezza che ha avuto il Pascià, appena siamo arrivati, che ha mandata a bordo una barchetta carica di frutti per l’equipaggio e più tre bui… Questo è stato il suo primo pensiero. E ancora per questo mio buon Sultano brinderò ancora con i tuoi aranci e le tue manane[1] e dolci, alla tua salute!! Alle 4 e 1/2 terminato un buon colloquio di un’ora, il Pascià a salutato e se ne è andato a terra, che mentre sbarcava con i medesimi onori è stato salutato, e più con le salve di 21 colpi di cannone, come spetta a un Sovrano.
[1] banane, nella trascrizione inviata dalla famiglia
Il viaggio
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