Mestieri
addetto stampaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
AustraliaPeriodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)L'esperienza di Ursula Galli in Australia prende definitivamente una cattiva piega. Il rapporto con il fidanzato David, per il quale aveva attraversato il mondo, vacilla e i rapporti con la famiglia non sono migliori. Ursula scrive a Elena, un’amica livornese, e sfoga il suo malessere.
Cara Elena,
dovresti essere a Livorno, ormai, e immagino che starai aspettando con trepidazione mie notizie, come io ne attendo ansiosamente di tue. Non essere lazy e scrivimi, o all’indirizzo che ti ha dato David, o a questo: 11-5/1 BOOMERANG ST. EAST SIDNEY 2011 […]
Dicevo dei genitori di David. La madre è molto carina e disponibile, anche se un po’ schizzata. È in pensione dopo aver lavorato come autrice di testi e curatrice di programmi alla radio. È stata una donna di successo, ricca (quello che raccontava David era tutto vero!) molto civile. Non è terribile come la descrive David e non incute veramente soggezione. Terribile è invece il padre. Il vero politico, tronfio, con poco senso della realtà ti tratta con grande sufficienza. Mi ha fatto sentire veramente molto a disagio e devo dire che David in questo senso non mi ha facilitato le cose. Cerco di spiegarti.
Quando sono andata a Londra, ho trovato David affettuoso e “innamorato” e premuroso come non era mai stato. Sono andata in Australia invitata da lui, come sua “girl-friend”…i genitori ci hanno messo a disposizione una camera. Sembrava andare tutto bene. Dopo qualche giorno David ha cominciato ad andar di fuori, a dire che si sentiva molto a disagio a dormire nella stessa camera con me in casa dei suoi genitori, che suo padre è un perbenista e che mi aveva probabilmente giudicata molto male (come se mi fossi invitata da sola) perché ero da loro (contraddicendo tutto quello che ci aveva raccontato in Italia sulla assoluta mancanza di conformismo delle famiglie australiane). Poi si è fissato che era meglio se lui andava a dormire dal fratello, pretendendo di lasciarmi lì. Quando ho protestato, mi ha gentilmente fatto notare che lui non mi aveva portato lì come sua “future wife”! ma come sua ospite, perché doveva ripagarmi di quello che avevo fatto per lui in Italia.
Ci sono rimasta di merda, e mi sono messa alla ricerca di un posto dove stare. Ma Sindney non è organizzata come Londra, difficile trovare sistemazione in famiglia.
Ho risposto a qualche annuncio sul giornale per una stanza. Per lo più “guys” che vogliono dividere la casa con “female”. Col cavolo! Poi ne ho trovato uno che offriva “small room in house with 2 female” (per 60 dollari alla settimana più telefono ecc). Sono andata a vederla. Le proprietarie mi hanno annunciato subito di essere due lesbiche. Non ho parole. Ero depressissima. Poi David si è scusato nel frattempo, ha trovato casa per conto suo con studentesse o simili.
In questi giorni siamo stati in casa col padre: un vero stronzo. Con tutta la sua ricchezza e il suo potere è un cafone senza pari. Senti questo: per non sentirmi troppo in colpa perché abusavo della sua ospitalità, gli ho cucinato per 2 sere la cena. Pasti luculliani: pasta ragù fatto in casa, e il mio “famoso” arrosto farcito, riso mare più scampi freschi al guazzetto. Mi avesse detto “grazie cane”. Una notte poi avevo un freddo bestiale. David è andato a chiedere al padre se aveva una coperta in più. Lui gliene ha data una che ho scoperto poi essere quella del “suo” letto. La mattina dopo ha dato a Martin 100 dollari “perché Ursula si compri una coperta”. Non ti immagini come ci sono rimasta male. Gli ho rimesso in camera coperta e i suoi soldi, con David ce ne siamo andati veramente dal fratello.
Fra le maniere di David e quelle di suo padre che mi ha dato praticamente della scroccona, mi sono sentita per qualche giorno veramente infelice e umiliata, proprio a terra. Per fortuna le sorelle sono state molto carine, il fratello e sua moglie pure.
Ho anche qualcosa di positivo da raccontarti, per tua fortuna!
A parte il fatto che il mio inglese sta migliorando sensibilmente, il viaggio è almeno proficuo per la tesi: ho già trovato materiale in quantità sull’Aborigenal western drama (che in Italia non fregherà a nessuno, ma è invece molto interessante!) e già intervistato aborigeni gentilissimi e civilissimi. Anche per via di loro, poveri, gli australiani mi stanno un po’ sulle palle! (ok sono giudizi un po’ dettati dalla mia esperienza personale!).
Un’altra cosa divertente è che oggi ho cominciato a lavorare su una serie di articoli di italiani d’Australia! Il direttore del quotidiano italiano di Sidney mi ha dato notizie e nominativi. Sarà interessante parlare con gli immigrati della Iª e IIª generazione. Ti farò sapere. Quelli che ho visto finora sono allucinanti.
Gli australiani? Sono isolati veramente dal resto del mondo. La tv e i giornali non parlano che di avvenimenti australiani, al massimo dell’Inghilterra (loro madre e punto di riferimento). La tv è di una noia bestiale, solo documentari e loro produzioni “culturali” e produzioni pallosissime. La mentalità sembra un po’ gretta, mi sembrano molto più conservatori dell’Italia, sono puritani, benpensanti, ipocriti. Quelli che ho conosciuto, nel complesso, detestabili. Meno male che sono arrivata io a portare ventate di “simpatia” e apertura verso il mondo. Scherzo. Chiudo la lettera perché mi accorgo che sto svagellando. Forse se ricominciassi a dormire e a mangiare normalmente (bulimia, bulimia, per favore vai via!) le mie prossime lettere saranno più lucide.
Scrivimi, ti prego, non lasciarmi da sola in questa TERRA STRANIERA CHE MI FA PRIGIONIERA!
Baci
Ursula
Ps: Non dire alla mia mamma nulla di tutto ciò! Per lei va tutto bene!
Il viaggio
Mestieri
addetto stampaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
AustraliaPeriodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Maria Ursula Galli
Atterraggio a Sydney
Mi ero svegliata di soprassalto con l’impressione di essere arrivata. Non ancora. L’aereo stava sorvolando a...
Pasta, pizza e mafia
Si parlava d’Italia. Fresh pasta, fresh pizza. Difficilmente gli stranieri notano qualcos’altro. Ah, sì, la mafia....
Teatro aborigeno
La notte precedente non avevo dormito ed ero gonfia di sonno, gonfi gli occhi, gonfie le...
Una giornata a Fremantle
Julie mi procurò un appuntamento con due scrittori aborigeni che vivevano a Perth. Uno era il...
Royal show
Cara Elena lo so che ultimamente ti ho scritto con frequenza impressionante, ma lasciamiti raccontare questa perché...
Il ballo del qua qua
Di notte si alzò vento. I granelli di sabbia rossa picchiettavano sul vetro della mia finestra....