Mestieri
operaiom agricoltore, carpentiereLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1946Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Remo Rosati è in Francia, nel 1946, lavora come taglialegna non lontano dal confine italiano e racconta la quotidianità delle sue giornate in ottava rima.
Tranquilli si partiva a pancia piena,
chi sul cofano e chi nella cuccetta,
puntando al colle della Madalena,
sfrecciaa l’autista come una saetta.
Tra monti e valli facea l’altalena,
senza trovar mai strada diretta.
Arrivammo alle quattro del mattino,
alla dogana prima del confino.
Ma prima di passare la dogana,
facemmo sosta, in un bar li vicino,
l’aria era molto rigida, ma sana,
dove presi una pasta e un capuccino.
Poi mi sedetti sopra una scarena,
per completare presi un cognacchino.
Dato che il pattuà, non lo capisco,
io restai muto come un obelisco.
Dopo un’ora, ripartia il convoglio,
per affrontare la Gendarmeria,
sfilando i documenti al portafoglio
e merce che di Francia preveniva.
Che non trovando in noi alcun’imbroglio,
con un saluto ci davano il via.
E così si lasciava la Dogana,
fin che non si trovò quella Italiana.
Il viaggio
Mestieri
operaiom agricoltore, carpentiereLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1946Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Remo Rosati
“Valige a spalla e documenti immano”
Valige a spalla e documenti immano, si parti verso l’ultimi di Maggio, se anche la Francia poi non...
La solita baracca
Accanto ad una limpida sorgente, ove il pendio al falzo pian si attacca, con un rittimo molto consistente, si...
Taglialegna
Senza fermarsi, neppure un istante, la maggioranza tagliava la legna, gli altri accostavan col filo portante laggiù dove avveniva...