Mestieri
Operaio, artigiano, sindacalistaLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1919Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gino Mangini torna in Francia per la seconda volta in pochi anni, dopo l'inizio della Seconda guerra mondiale.
Quello spettacolo delle vecchie ambizioni sia Greche che Romane del passato, auguriamoci che non faccia impallidire il Sole che riscalda la terra, perché in fondo il nostro paese non avrebbe in tal senso più diritto alla vita gli uomini onesti amanti della libertà, ma solo la morte sarà la loro compagna definitiva. Furono queste le riflessioni che feci al mio viaggio in Italia, mentre il treno mi riportava nuovamente a Parigi, che dopo quanto avevo visto mi sembrava ancora più bella, anche se il Sole non possedeva le stesse proprietà naturali che da noi, ma aveva un grande vantaggio in quel periodo, riscaldava per tutti, e tutti potevano prendere i suoi raggi, perché tutti erano liberi di guardare il Sole senza le sbarre alla loro finestra, che poteva diventare a Scacchi.
Avevo ripreso la mia attività politica in pieno, ma il nostro compito per il momento era quello di dare aiuto ai compagni che giungevano quasi giornalmente dall’Italia, attingere da loro informazioni precise ascoltando le ultime notizie che giungevano con loro certi pure attraverso le Montagne.
Il nostro cerchio si allargava, e le riunioni nei Quartieri periferici dove la presenza di emigranti si poteva trovare un punto di riferimento positivo. Vi partecipavano spesso Ciccotti e Campolonghi oltre a personaggi che prendevano posto a Parigi colla loro professione di Giornalisti e scrittori. Ma era tutta la Francia presa d’assalto dai fuggitivi che riparavano in questa terra per sottrarsi alle rappresaglie fasciste, e questa era una preoccupazione per certa Stampa Francese che temeva che il capo del fascismo cercasse esportare le sue Legioni oltre Alpi, portando l’esempio di Cincinnato colla politica attuale espansionistica, per la semplice ragione che mentre i Coloni Francesi stavano abbandonando la terra per stabilirsi in città, vendevano addirittura i loro Poderi che venivano acquistati dai Coloni Italiani, maggiormente del Nord dell’Italia che erano famigliari colla loro lingua, trasferendosi con le loro famiglie intere portandosi dietro il loro Prete e perfino la Banca, vi erano interi villaggi che la Scuola veniva fatta solo per i bimbi Italiani, non essendoci più Francesi nell’intera zona. Ecco perché i Francesi della ricca Borghesia erano allarmanti, avevano dimenticato oppure fingevano di dimenticare che quei Coloni Italiani come lo erano tutti i lavoratori loro ospiti oltre due Milioni fuggivano dal loro paese perché non erano dei fascisti, anzi, avevano abbandonato il paese per non essere calpestati dal fascismo, tutta qui era la differenza egregi signori miei, non erano vostri nemici, ma semplicemente vostri amici.
Il viaggio
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Operaio, artigiano, sindacalistaLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1919Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Gino Mangini
Il distacco
Il distacco di mia moglie dal figlio fù meno drammatico di quanto mi aspettavo, certo, vedendolo...