Mestieri
domesticaLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1939Data di ritorno
1947Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976) Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
Teresa Boschin nasce a Saciletto, in provincia di Udine, nel 1903. La sua è una famiglia contadina di condizioni molto modeste, e sin dall’età di undici anni Teresa deve andare a servizio presso case di aristocratici e benestanti, imparare a rispondere sempre e solo “comandi”. Dopo la Prima guerra mondiale, riscopertasi italiana e non più austriaca (ma si riterrà sempre e solo furlàn, friulana), vive una storia d’amore i cui esiti la deludono profondamente. Decide così di partire, e raggiungere il fratello maggiore che da qualche tempo è emigrato in Francia, dove lavora in un albergo. È il 1939, e Teresa conta di restare all’estero solo per qualche tempo.
Dopo un primo periodo di difficoltà dovute alla lingua, che non aveva mai studiato – d’altronde di scuola ne aveva potuto frequentare ben poca – , Teresa comincia ad essere molto apprezzata dai ‘padroni’: si è impiegata subito come cameriera, dapprima presso una famiglia, quindi in un albergo. Intanto le è scaduto il visto turistico della durata di sei mesi, e dovrebbe tornare a casa; ma è la guerra a impedirle di rientrare in Italia. Dal 1940 la frontiera si chiude, e Teresa non riesce ad ottenere i documenti necessari al rimpatrio.
Durante l’occupazione nazista il suo hotel ristorante è sede di un presidio di soldati tedeschi, che la rispettano e non si accorgono dell’aiuto che presta ai prigionieri francesi. Sarà proprio quest’attività clandestina a procurarle il permesso di soggiorno, a guerra finita. Ma una nuova delusione sentimentale e una grave malattia, fortunatamente superata, la convincono a far ritorno alla sua Saciletto. Continuerà a vivervi fino alla morte, avvenuta alla veneranda età di cento anni, nel 2003.
Le memorie di Teresa sono state pubblicate con il titolo La valigia di Teresa (a cura di Adriana Miceu), Centro Isontino di Ricerca e Documentazione Storica e Sociale, 2008.
Il viaggio
I racconti
Emigrare per dimenticare
Nel periodo più critico della mia vicenda sentimentale, accettai la proposta di Valnero e partii per...
“Je suis furlana”
Ero da poco a Parigi quando a Mussolini dichiarò guerra alla Francia. Chiusero le frontiere e...
Equivoci anatomici
Per la mia scarsa padronanza della lingua, accadevano spesso degli equivoci che suscitavano l'ilarità generale. Ricordo...
Lettere della Gnà Lisa
Durante le mie lunghe assenze da casa, gnà Lisa Mossa, l'anziana cugina della mamma, provvedeva a...
Storia di un ragazzo perduto
Un giorno ricevetti una lettera da Dorina Fabiani. Mi pregava di rintracciare suo fratello Pietro, soprannominato...
Cameriera dei tedeschi
Erano ormai più di sei mesi che vivevo in Francia e, nonostante il visto fosse ormai...
La busta per le banconote
In quegli anni era proibito inviare franchi in Italia, e io depositavo in banca i miei...
“Heureux les sans esprit!”
Quando arrivarono gli alleati, io, avendo lavorato per le SS, temetti di essere imprigionata. Invece accade...
Emigrare per scordare
Nel periodo più critico della mia vicenda sentimentale, accettai la proposta di Valnero e partii per...
“Je suis furlana”
Ero da poco a Parigi quando a Mussolini dichiarò guerra alla Francia. Chiusero le frontiere e...
Equivoci anatomici
Per la mia scarsa padronanza della lingua, accadevano spesso degli equivoci che suscitavano l'ilarità generale. Ricordo...
Lettere della Gnà Lisa
Durante le mie lunghe assenze da casa, gnà Lisa Mossa, l'anziana cugina della mamma, provvedeva a...
Storia di un ragazzo perduto
Un giorno ricevetti una lettera da Dorina Fabiani. Mi pregava di rintracciare suo fratello Pietro, soprannominato...
Cameriera dei tedeschi
Erano ormai più di sei mesi che vivevo in Francia e, nonostante il visto fosse ormai...
“Heureux les sans esprit!”
Quando arrivarono gli alleati, io, avendo lavorato per le SS, temetti di essere imprigionata. Invece accade...