Mestieri
aiuto registaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
TurchiaData di partenza
1927Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Corre l’anno 1931, Isa Bartalini è in Turchia con la famiglia già da 4 anni. Sono fuggiti dall’Italia a causa delle persecuzioni fasciste subite dal padre, Ezio, intellettuale, socialista e futuro padre costituente dell’Italia repubblicana.
Il 6 gennaio 1931 giorno della Befana, era morta a Grosseto nonna Assunta, la mamma di nonna Amelia, e nonna Amelia era tornata in Italia per correre al suo capezzale. In una lunga lettera scritta in quest’occasione, mamma diceva tra l’altro: …cerca d’informarci dettagliatamente su quello che hai visto e anche di come vanno le cose in Italia, del costo della vita e dell’umore del popolo -e più avanti- Mi fa tanto male essere lontani da voi quando vedo che il tempo passa e che vorrei si fosse tutti riuniti! Chi ci renderà tutti questi anni che abbiamo perduto?
Nel ’32 i Quaccheri alla fine dell’anno scolastico chiusero il Liceo di Caddè Bostàn, mentre quello femminile di Scutari continuò per alcuni anni. Così in ottobre decidemmo di trasferirci in città in un appartamentino a pianterreno, – con la cucina nel seminterrato- proprio davanti alla Scuola Italiana e al Consolato Italiano, a Beyoglu, Sefer Bostan Sokak N. 2. La scuola di Scutari era per babbo facilmente raggiungibile, bastava attraversare il Bosforo con un vaporetto, e ce n’erano ogni momento, come prendere un autobus. D’altra parte la collaborazione al giornale della colonia italiana si era andata ampliando. Il Direttore Gilberto Primi pubblicava anche un quotidiano in lingua francese, destinato alla colonia europea francofona, il Beyoglu, ed era stato ben lieto di scaricare su babbo l’intera responsabilità della redazione del Messaggero degli Italiani, quindicinale ufficiale della colonia: Il Messaccero delyi Italyani, come era scritto sulla testata, ottemperando all’obbligo di riportare il titolo anche con la grafia del nuovo alfabeto turco.
Salvo che per la parte politica, che si limita a riportare le “veline” del partito e gli articoli di propaganda ufficiale, e senza mai fare apparire la propria firma, babbo ne diventa praticamente redattore unico. Gli dà un ampio respiro culturale, approfondendo tutti gli aspetti storici e letterari dei rapporti italo-turchi dall’antichità al presente. Perché non ci si accorga che è un’unica persona a fare il giornale, firma i numerosi articoli e le rubriche da lui create con diversi pseudonimi: Alizio Bertani, Aliberto Ziani, Tiberio Alzani -tutti anagrammi- e persino Anatolio Sansavino. Turan Altay è lo pseudonimo con cui firma certe finte novelle turche che scrive quando non gli arrivano in tempo le traduzioni degli autori turchi che ordina ai suoi allievi per la rubrica La Novella turca. A questa alterna La Novella italiana, dove, se la novella è sua, è firmata di solito Aliberto Ziani.
Il viaggio
Mestieri
aiuto registaLivello di scolarizzazione
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TurchiaData di partenza
1927Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Isa Bartalini
“L’équipe”
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La cattedra
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