Mestieri
contadino, operaioLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1947Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Dalla Sicilia alla Liguria, e poi in nave verso gli Stati Uniti. Tommaso Bordonaro emigra con la famiglia nel 1947.
Il 10 marzo 1947 io e tutta la mia famiglia lasciammo la bella Italia: la prima attraversata a trentotto anni di età, lasciando la misera e cruda terra siciliana per andare nei Stati Uniti d’America il giorno 12 marzo 1947, distaccandomi dalla mia famiglia, lasciando i miei amorosi genitori, fratelli e figlio, colpendomi fortemente il dolore della mia mamma e figlio, con un cuore straziande che non voleva distaccarsi da me, con le lacrimi che le regavano la faccia.
Dolorosa e straziande è stata la partenza, ma trovando tutto al contrario di ciò che io credevo. Non potevo immaginare ciò che ho trovato. Alle 20 del pomeriggio siamo saliti sulla nave chiamata Marina Shiak e si distacca la nave dalla banchina facendo sosta per due ore e trenta minuti, ferma quasi due chilometri distante del porto per passare per passare il controllo il commissariato ai passeggeri.
Alle ore 22 e minuti trenta scende la pulizia italiana e parte la nave inviandosi verso l’America. E così cominciamo a essere americane in tutto e per tutto. Il manciare americano fino alla frutta, mi sono disolato a portare quelle borse e valigie pieni di frutta e biscotti e liquore. E che c’era la mia cara mamma che non si poteva soddisfare a darmi delle cosette: un po’ cacio un po’ biscotti un po’ mandorli ben conditi insomma mi voleva dare il suo cuore. Invece che appena partì la nave cominciarono a darci da mangiare e servitù da grandi signori: pasta bianca come la schiuma che all’Italia si trivava a 500 lire il chilo, carne di tutte le qualità, burro che all’Italia non si conosceva, caffè, zucchero, checchi, frutta, marmellata, insomma tutte le cose che manciavano le grandi signori, che all’Italia non si potevano manciare perché per manciare quei pasti doveva pagare a peso d’oro delle cose che io ancora sconosceva.
Giorno 23, il mare è sereno, noi si comincia a sentire l’odore dell’America che già siamo vicino. Giorno 24, vieni un giorno di nuovo cattivo vento contrario, neve, acqua di sotto e piove e grandine, ecco di nuovo tutte alletto.
Il viaggio
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