Mestieri
studente, soldato della Legione stranieraLivello di scolarizzazione
frequenza scuola media superiorePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
24.5.1954Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Il congedo dalla Legione straniera non è stato possibile, e la fuga organizzata insieme a un commilitone è miseramente fallita. Toni Cocco è in viaggio per l’Indocina, e cerca di godere almeno della nave e dei luoghi da cui transita.
Carissimi,
… Voilà à Gibouti. E cosa possoti scrivere del mio viaggio. Dal punto di vista, diciamo così, turistico, è meraviglioso ma se penso dove mi porta questa nave… tutte le bellezze si sfumano!
A Gibouti sono sceso, io col chef non gli altri naturalmente, l’ho visitata ed ho acquistato qualche ricordo Egiziano che vi spedirò a casa. (spero permetterete che vi mandi dei ricordi almeno e comincerò dai tre più piccoli, mi sembrerà così di sdebitarmi un pò perché tra le altre ho dei veri debiti (materiali) con fratelli e con te papà in particolar modo non parlo dei spirituali!)
La città, dunque, è senza pretese ma molto caratteristica piena di piante grasse, palme e datteri.
I 150 Km del canale di Suez hanno potuto farmi un’idea di cosa voglia dire deserto! Pensa che per tutto il versante arabico non ho visto una palma, levata via qualche capanna all’inizio e alla fine, e al centro dove c’è il lago. Sabbia sempre, sembrava un mare giallo con sfondo di montagne.
Dall’altra parte si vedeva di già lo zampino inglese. palme, strade asfaltate, macchine, casette, lavori in corso, Grandi colonne di Dromedari con Arabi sfarzosamente vestiti… Avessi una macchina fotografica rimarreste a bocca aperta. Indiscutibilmente tutte cose belle… ma che mi lasciavano completamente indifferente.
Suez è pure una città che molte cittadini balneari Europee possono invidiare. ci sono delle Case con 20 piani.
Dei 3000 Km (credo) del Mar Rosso non posso dire gran che ho visto un sacco di delfini e due o tre pescecani. Mamma mia… che impressione. Sono proprio paurosi ce n’era uno lungo 5 o 6 metri e quando mostrava la bocca, mi sentivo crampi allo stomaco. Verso il golfo (se così si può dire) di Gibouti poi, siamo stati quasi assaliti dai pescecani, molti e grossi e vedessi le leggere imbarcazioni dei negri come passeggiavano tranquille tra loro, e quei beduini mostravano i loro bianchi denti tra tutto il nerofumo della pelle.
Anche Gibouti è bella ed oggi uscirò, col Chef della P.M., a visitarla meglio..
Ma ormai comincio ad essere stanco della nave sono 10 giorni che si naviga e non ne posso più mi sforzo ad interessarmi in cose che 6 mesi fa mi sembravano un sogno, ma mi annoio subito e le trovo inattraenti.
Potessi ritornare a Venezia, tra le vecchie mura della mia casa, giocherellare con Gianni in Rimessa, poter dormire alla sera sul mio letto (ah… mi sembra d’esserci dentro, altro che le brandine militari a tre piani. Con il caldo tropicale che fa quì. (Il bello poi che dormo per terra per sentire meno l’afa realmente insopportabile). E ritornare a… scuola, sedermi ne[l] mio banco… porca miseria come rimpiango quei tempi. Certe volte mi viene da ridere quando dico agli amici che rimpiango quei tempi, a 19 anni di solito non si può dire questa frase. Compirò a proposito 19 anni in Indocina… vi sembra poco? L’unica curiosità che ho ancora è di vedere com’è fatta questa… bestia tanto decantata e com’è la vita. Chissà quanto riso ci faranno mangiare, ma almeno la finiranno col “cous cous” in tre mesi che sono in Africa l’avrò mangiato 150 volte. (Mattino e sera!)
Forse vi sarete annoiati di questa pappardella mal scritta, perché, detto tra noi, molto sforzata. Ma che volete se mi metto a cambiar discorso è finita, penso a cose che credo sia meglio dimenticare altrimenti sto male e faccio star male voi.
Una cosa spero, che mio padre non sia venuto in Algeria, non potrei levarmi via più un simile rimorso sarebbe un tormento per me che mi ossessionerebbe dovunque.
Sono ritornato da capo!
Dunque… Dunque che cosa, ormai credo d’aver detto tutto penso non vorrete sapere che per mangiare devo far la coda di un’ora, per bere idem, che per lavare le camice i pantaloni dello chef lo devo fare sulla mia gamella dove mangiò perché l’acqua dolce è solo per bere. Perciò, sperando che tutti state bene anzi benissimo vi abbraccio con tanto affetto.
toni
Il viaggio
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