Mestieri
operaioLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1919Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli anni dell'infanzia e della miseria a Cordenons, in provincia di Pordenone, raccontati da Antonio De Piero, bambino sul finire dell'Ottocento.
Cordenons a quell’epoca aveva circa 7000 abitanti. Mio padre emigrava specialmente in Austria, col sacco sulle spalle partiva alla primavera non tiepida ancora, ritornando Al’Autunno inoltrato quando le foglie eran già cadute dagli alberi ed ingialite dalle brine. L’aria gelata anunciava l’iverno che s’avanzava a grandi passi, segno che i lavori specialmente di scavamenti dovevano essere sospesi, per ultimargli a stagione propizia. Una sera ci capitò a casa all’improvisa, siccome non sapeva a scrivere e non volendo incomadar alcuno, se non era propriamente di necesità. Quanta gioia, a vederlo, sano e robusto, e contento, faceva cadere il sacco di botto, per abbracciarci e bacciarci tutti: Mia madre solerta gli domandava se aveva fame. Rispondendo che aveva mangiato un boccone alla città della stasione di Pordenone distante circa 4 Kilometri diceva lui che nelle osterie si mangia sempre poco per non spender troppo, Se avrei saputo la vostra venuta rispondeva essa, vi avrei fatto trovare qualche cosa di cena, noi abbiamo già cenato da un bel pezzo e proprio in questo momento macingevo a coricare i figlioletti a dormire, già e tardi non saprei che farvi, Ho solo un po’ di radici insalata e null’altro provedeva pasto per pasto c’era pochi depositi a quel tempo. Molto volentieri, disse questa la mangio con sodisfazione, e poi debbo avere delle bricciole di formaggio nel sacco avanzate dal viaggio. Intanto mia madre si faticava acendere il fuoco con delle canne di granoturco umide, e sopra vi colocava una manata di legna di fascine verdi che facevano dei nuvoloni di fumo, che il camino dalla gola troppo stretta, rifiutava il pasaggio e invadeva tutta la stanza di un color piombo, denso, che travolgeva tutto al buio persone e supelettili anche la lanterina ad oglio accesa in mezzo alla tavola, che prima dava una luce tremolante e fiacca, era scomparza nelle tenebre Aprendo porta e finestre per poter respirare a forza di fiato polmonare, si potè radunare un po’ di braggi colocando due tre fetine di polenta copra un tre piede per intiepidire ed arrostirle un poco compose l’insalata dentro una catinella di creta ordinaria dal sfondo piturato a verde, spargendo sale e pepe inaffiando bene d’acetto, con quatro coccie d’oglio; ce nera poco nella fialetta, e poi si doveva far l’economia. Misciava poi tutto con cuchiaio e forchetta; Per noi adoperava solo le mani per far comodo e presto. Io davo qualche occhiata al fagotto con la Speranza d’assaggiare il formaggio, pietanza rara in casa nostra a quei tempi. Mentre il babbo mangiava avidamente la verdura, indica col’indice a mia madre di slegare la bisacca… Ci siamo finanamente pensando fra me, con un sospirone di contentezza tagliati i legami cominciò a tirar fuori una camicia sporca dal coletto tutto scucito, un paio di pantaloni sciupati alle ginochia ma buoni per reppezare, un’altra camicia stacata una manica e rotta ai polsi, un pachetto di pezze di tela vecchie ma buone per riparature, un paio di scarpe, grosse e ferrate con chiodi moda all’alpina con punta largha a modo tartaruga, due paia di mutande, griggie umide ancora dal sudore che davano un odore forte e nauseante, ed il formaggio non veniva mai, con tanto d’occhi spalancati assistevo a quella scena commovente il sacco era svuotato. Poi tirò fuori una pipa vecchia con odore di tabaccho forte. Impazientito formaggio niente? esclamai io? Deve essere rispose mio padre; alla fine scivolò le mani nei cantoni e tirò fuori sette pezzetini di formaggio tutti impegolati dal pelo del sacco che con minuta pazienza si potè curarlo bene e potei assagiarlo con un tozzo di polenta fredda mi sembrava di gustare sucherini sapeva di tutti i gusti che si possa imaginare e che mai scorderò.
Il viaggio
Mestieri
operaioLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1919Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Antonio De Piero
L’isola di Quarantina
Il 23 settembre 1920 il bastimento Nordam culava maestoso le sue elliche nell'acqua turchina del grande...
Cento dolari netti
Un giorno prima di partire per la libertà il direttore mi fece chiamare nel suo uficcio...
L’osteria a Ellis Island
Il giorno 18 ottobre 1920 uscivo per la visita per ritornare poi lo stesso giorno, ma...