Mestieri
impiegataLivello di scolarizzazione
frequenza scuola media superiorePaesi di emigrazione
FranciaData di ritorno
1943Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
Rosalia Chessa nasce in Francia, nel borgo agricolo di La Crau (vicino Tolone) da una coppia di emigrati sardi. È la seconda di tre bambine.
Il padre fa il contadino, e cura un bell’appezzamento di terra. La vita scorre serenamente fino al 10 giugno 1940, data della dichiarazione di guerra dell’Italia alla Francia.
Da quel momento i Chessa, fin lì benvoluti da tutti, vengono guardati con sospetto e maltrattati. Il capofamiglia viene imprigionato, mentre la moglie e le bambine sono emarginate dagli amici di un tempo. L’occupazione nazifascista favorita dal governo di Pétain li illude, per un po’, sulla possibilità di mantenere il lavoro, la casa e la terra. Presto devono ricredersi, e – sebbene babbo Chessa sia stato rilasciato – devono arrangiarsi per sopravvivere, in attesa di poter ritornare in patria, in quell’Italia che Rosalia, “Lilì”, non ha mai conosciuto.
Il viaggio
I racconti
L’albergo dei profughi
Partimmo un mattino dei primi giorni di aprile del 1943, raggiungendo a piedi la vicina stazione...
“La notte che la guerra ci arrivò in casa”
10 Giugno 1940: dichiarazione di guerra dell’Italia alla Francia Abitavamo al primo piano di una palazzina a...
“Giovanna d’Arco” e le italiane
Ben presto iniziarono i primi bombardamenti nella vicina città di Tolone, nota per il suo porto...
La piccola nemica
Per avere notizie su babbo, alcuni amici suggerirono a mamma di recarsi in una cittadina vicina...
L’arrivo dei soldati italiani
Circa un mese dopo la dichiarazione di guerra, il Maresciallo Pétain, Capo dello Stato Francese, chiese...
“Babbo in prigione”
Babbo, dopo la resa della Francia, tornò a casa praticamente irriconoscibile. Era sporco e a brandelli,...