Mestieri
contadino, manovale, commercianteLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
Francia, Stati Uniti d'AmericaData di partenza
26.1.1905Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Giovanni Arru è un ragazzo di quindici anni. La sua è una famiglia povera, di tradizione contadina.
Diventando più grandicello e pensando sempre a migliorare le condizioni mi associai con un uomo colosso di nome Pietro Spossu scavatore di pietre e con questo rimasi sino alla bella età di anni 15 che fecci la prima emigrazione in Francia con soldi prestati, non avendo la dovuta età per emigrare dovei essere accompagnato da una persona adulta che è Loi Salvatore che potrei dire che mi fecce anche da Padre durante la prima permanenza in Francia. Arrivati in Francia il lavoro si tratava di un grande canale della larghezza di metri 20 altezza non inferiore a metri 6, il lavoro quindi era un po pesante quindi non adato ad un ragazzo esile come me, ma nella grande scuadra di tanti lavoratori ci faceva bisogno anche uno a portare acqua da bere hai sudeti opperai e fui per fortuna adebito io, ma ecco il primo guai: dopo 5 o 6 mesi non ricordo bene, la scuadra fu diminuita a mettà e quindi essendo gli ultimi arrivati insieme agli altri fui licenziato anche io. Ed’ecco il secondo guai dopo il primo di essere stato preso a frustate da quello mio zio. Ritorno al licenziamento, in mezzo a tanti licenziati vi erano una diecina di Pozzomaggiorisi emigrati assieme a me, ma questi tutta gente anziana tornare in paese non avevano alcuna difficoltà, dicevano loro è tempo di zappettare il grano e in seguito ritorneremo, ma io questo non potevo farlo! Il perché? Il motivo principale di non poter rientrare in paese era quello che avendo preso in prestito i soldi del viaggio e non avendolo potuto ancora restituire perché quei soldi rimastomi in quel breve periodo di tempo li mandavo per sfamare il resto della famiglia rimasta in paese, ma vi era anche che il lavoro essendo diminuito potevo rimanere in terra straniera disoccupato, ma il pensiere di ristituire i soldi del viaggio prestati era ancora più forte e pensavo che quel canale era lungo dieci chilometri e quindi vi lavoravano diverse scuadre e questo pensiere mi faceva decidere di non rientrare in paese pensando che lungo il canale essendovi diverse scuadre un posto l’avrei trovato. Ma aimè! Dopo presa la decisione di rimanere vi era gente interessata a farmi partire per timore che rimanendo senza lavoro potevo rimanere a suo carico essendo questo un mio vicino parente, per non farla lunga al mio rifiuto di non voler partire, per tutto risposta mi prese a pugni e a calci su sedere sino a vedermi sdraiato a terra, chi mi salvarono da quella aggressione? Per fortuna un gruppo di lavorato[ri] Ittiresi e bene ricordo, uno specialmente si fecce avanti a questo mio parente specie quando a saputo la causa dei calci e di tutto il maltratamento le disse a questo mio parente: Guai a te se tocchi più questo ragazzo, se non vuole rientrare in paese vuol dire che ha le sue buone raggio[ni], questa fu la seconda sventura della mia infanzia come maltratamento dalle persone.
Il viaggio
Mestieri
contadino, manovale, commercianteLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
Francia, Stati Uniti d'AmericaData di partenza
26.1.1905Periodo storico
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