La costruzione della ferrovia

Arrivati al nuovo lavoro che si tratava di spianamento di una Ferrovia e questo spianamento anche in Francia a quei tempi si scavava col picco…. Si caricava i vagoncini con la pala con le bracia non mecanica come oggi, poi scavare e caricare i vagoncini la assegnati ogni due operai, io naturalmente mi acopagnai con l’anzi[an]o poi che mi fecce sempre da buon padre. Ed ecco la lotta da parte di quel famoso parente; forte e robusto tentava di anientare le mie giovani forze in modo di farmi far mischina figura e quindi non rendendo come lui veniva il mio licenziamento, ma questa soddisfazione non l’ha mai avuta, in quanto anche con le mie povere forze ma pieno di grande volontà e attacamento al lavoro, quel tale parente non è mai riuscito a caricare il sudetto vagoncino prima di quello di quel poverello ragazzo, certo che per me era un grande sacrificio, ma vi era la necesità e bisognava farlo, e dico la verità ero contento di farlo anche perché ero riconosciuto dal mio datore di lavoro che mi tratava molto bene.

Terminata la campagna in Francia che è durata un due anni rientrai in paese. Diventato orami giovinoto, non andai più a racogliere pietre e pestarle fare la ghiaia alle strade, ma mi associai a un altro robusto e forte giovinoto certo Spanu Pietro, scavatore di pietre, e sino alla chiamata a fare il militare ho fatto quel mestiere.