Mestieri
operaio lamieristaLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1947Data di ritorno
1954Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Puglia, secondo dopoguerra: Carlo Tratto è un giovane tarantino in cerca di una occupazione che consenta alla sua famiglia di vivere dignitosamente.
Era l’inizio dell’anno 1947, stavo per compiere il 23mo anno di età, il mese di marzo, prima dell’arrivo della primavera, alcuni manifesti affissi d’avanti all’Ufficio di Collocamento di corso Re Umberto angolo corso ai Due Mari richiedevano operavi qualificati per le Aziende del Belgio e della Francia; con sospiro di sollevo e non avendo mai avuto nulla di contrario con nessuno, scelsi la Francia sia per la vicinanza con l’Italia che per la sua storia che da ragazzino mi aveva appassionato di più.
La Francia richiedeva prima di partire visita medica in loco, il mestiere e innanzitutto il certificato di buona condotta. È lo stesso adesso per chi irriverente dell’ospitalità, senza averne assolutamente bisogno di loro, la fanno da padroni in un Paese di diversi milioni di giovani disoccupati?
La sera del 6 maggio 1947 espletato tutte le pratiche, l’Ufficio di Collocamento ci offrì un cestino da viaggio a ciascuno di noi e per accompagnarci un capo drappello. Mio cognato mi dette il suo zaino da ex militare di Marina per metterci l’occorrente. Al mattino seguente di buon’ora mio padre già anziano mi accompagnò egli stesso alla stazione ferroviaria, dove sul marciapiedi del binario sostavano centinaia di giovani soli, pronti ad allontanarsi, per alleggerire alla città il peso dei senza occupati, portandosi nel cuore il calore degli affetti famigliari e dei ricordi più cari. Era il primo convoglio ad andarsene dalla città, altri ne seguirono più distanziati nel tempo. Alle 6 precise del 7 maggio, il treno emigrante voluto dalla prima Repubblica del dopoguerra, si avviò lentamente per andare a fare capolinea a Torni, per poi proseguire oltre confine verso il futuro lavoro, volendo tutti sottrarsi da quell’incantesimo di miseria in cui si era stati legati
Il viaggio
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