Mestieri
operaio lamieristaLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1947Data di ritorno
1954Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Temi
documentiTemi
documentiLa procedura per il rilascio delle carte di soggiorno è macchinosa e per molti versi umiliante.
Dopo l’assunzione al Cantiere, la polizia locale ci rilasciò per ben due volte e con il contagocce un récépissé (documento di soggiorno) di tre mesi l’uno, scaduti quest’ultimi ci dette un altro di 6 mesi, poi quello di 1 anno e in seguito per due volte quello di tre anni l’uno. Ogni volta che doveva consegnarci questo documento di soggiorno lo pubblicava sul giornale regionale “Le Provençal” scrivendo a grandi lettere nome e cognome dell’interessato “nous invitons cet étranger ecc di andarlo a ritirare al comando rendendo ancora più pesante il nostro stato d’animo d’inserimento. Bel modo di scrivere per consegnare un semplice pezzo di carta di soggiorno facendolo sapere a tutta la regione!…
Dopo dieci anni di residenza in Francia, frammentati da tanti permessi di soggiorno e con la pretesa tenuta nascosta di non aver mai sbagliato e d’aver tirato sempre diritto anche con qualsiasi provocazione, si poteva avere infine quello con la durata di 10 anni.
Io quello di 10 anni non sono arrivato ad averlo, poiché sono stato soltanto quasi sette anni dall’11 maggio 1947 al 5 marzo 1954. Questo documento di dieci anni il lavoratore l’otteneva soltanto dopo avere soggiornato ininterrottamente nello stesso dipartimento dal giorno del suo arrivo in Francia e d’aver tenuto i nervi ben saldi. Con questo documento poteva spostarsi per lavoro, oppure per abitarci in altri dipartimenti francesi.
Prima gli era consentito di poter cambiare datore di lavoro dopo averlo servito per ben due anni, ma non il dipartimento. Conclusione: non si era liberi di andare a lavorare e vivere dove più gli era di proprio gradimento!
Il viaggio
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