Mestieri
dirigente d'aziendaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Stati Uniti d'America, Svizzera, FranciaData di partenza
1923Data di ritorno
1944Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)L’antifascista Randolfo Vella è riuscito a sfuggire all’arresto, riparando in Svizzera. Da qui istruisce la moglie sul da farsi per partire da Verona con i due bambini, Folgore e Saggia, e raggiungerlo.
Da quando mio padre era stato incluso nell’elenco degli individui “pericolosi” sottoposti a stretto controllo, due poliziotti si presentavano a casa nostra, due volte al giorno, per avere sue notizie. Mia madre rispondeva che il marito era in viaggio d’affari, e che non sapeva dove egli si trovasse: le comunicazioni telefoniche private tra le diverse città erano allora difficili e rare.
Dopo alcuni andirivieni, i poliziotti si stancarono di salire fino al nostro appartamento e si limitarono a chiedere notizie al portinaio.
– Il signor Vella è ritornato? – domandavano i questurini.
– Non si è visto – rispondeva invariabilmente il custode.
– I suoi famigliari?
-Sono in casa.
Una mattina il colpo di scena. alla solita domanda:
– I suoi famigliari? – giunse l’incredibile risposta:
– Non abitano più qui.
– Come non abitano più qui? – ansimò l’esterrefatto poliziotto.
– No, sono partiti questa mattina presto, con tutto il loro mobilio.
– Dove sono andati?
– Non lo so.
Pressappoco alla stessa ora in cui si svolgeva questo dialogo, mia mamma, mia sorella ed io abbracciavamo mio padre alla stazione svizzera di Chiasso. Pochi minuti prima, il furgone con tutte le nostre cose aveva varcato il cancello della dogana ed era entrato in Svizzera.
Il viaggio
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