Mestieri
sacerdoteLivello di scolarizzazione
Quinta ginnasioPaesi di emigrazione
CinaData di partenza
10.8.1933Data di ritorno
1953Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976) Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Ruffino Barfucci, prete missionario in Cina, è prigioniero dei comunisti che nel 1947 stanno per vincere la guerra civile e si accingono ad assumere il controllo di tutto il Paese.
Al Soviet ci consegnarono ai due Istruttori Militari, i veri padroni ed organizzatori di tutto. Dopo alcune domande sul mio essere, origine e scopo della mia venuta in Cina e fra quelle montagne, essi dichiararono che lamia vita per ora era salva avendo dal popolo ricavate buone testimonianze a mio riguardo. Per la mia definitiva sistemazione, però, avrei dovuto essere condotto in Paese, dove era stato insediato un “Sottoprefetto” comunista. Visteli ben disposti intercedei subito per i miei cristiani, arrestati per cagion mia. Promisero che non sarebbero stati molestati, se non avessero altri delitti personali.
Rimanemmo tutto il giorno, sciolti, in una grande stanza di una casaccia coperta di paglia e aperta a tutti i venti. Fortuna che c’era acceso un bel fuoco intorno al quale ci potevamo riscaldare, mentre fuori nevicava di nuovo. Nella stanza vi erano pure alcuni altri poveri diavoli catturati nei giorni precedenti, tutti in attesa del giudizio e della relativa sentenza. Per tutto il giorno non ci diedero nulla da mangiare. Solo verso sera potemmo ottenere una tazza di granturco tritato alla meglio e cotto nella acqua, senza sale e senza condimento.
Appena buio cominciò il processo. Ad uno ad uno gli imputati venivano chiamati fuori dal capo del Soviet, un ex-brigante locale senza cuore e senza coscienza. Spogliati a metà, erano legati con le mani dietro la schiena e poi sospesi per aria ad un sostegno, mentre due giovani robusti della “Associazione dei Contadini” con nodose pertiche li percuotevano orrendamente ad ogni diniego od impossibilità di consegnare la roba richiesta o di indicare il rifugio delle persone ricercate. Gli urli dei disgraziati salivano cupi al cielo nella notte fredda e silente ed il sangue, che colava copioso dalle spalle a brandelli, arrossava per terra la neve che cadeva a larghe falde. I più tornavano portati a braccia, svenuti, con 1e ossa spezzate o ammaccate e venivano gettati lì, ai nostri piedi, come cenci ormai inutili. Il fioco lamento dei moribondi era l’unico suono che si udisse nella stanza, insieme al crepitio del fuoco. Tutti eravamo piombati in un silenzio pieno di ansia e di terrore, mentre la fiamma illuminava le faccie [sic] terree e le membra prese dal tremito di chi sedeva intorno.
Anche due povere donne che non volevano o non potevano dire dove fossero fuggiti i loro mariti ebbero lo stesso trattamento, con tanto maggior pena per tutti quanto più acute e dolorose erano le loro strida.
Da ultimo anche a me, seduto al fuoco, si richiese se avessi altra roba nascosta, oltre a quella trovata nella grotta e quella già asportata dalla Chiesa e dalla Residenza di Shantsin. Si insisteva sopra tutto sugli anelli di oro e l’orologio d’oro che io avrei dovuto avere. Alla mia ripetuta risposta negativa il capo brigante stese la mano per acciuffarmi e condurmi fuori a subire lo stesso trattamento degli altri. Ma il vice-capo, che era un buon ladrone del luogo e che era stato da me guarito da una orribile piaga che lo aveva condotto in fin di vita, s’interpose con energia. Dichiarò che io avevo veramente consegnato tutto e non c’era ragione per non credermi. Preso, quindi, per un braccio quel diavolo in carne, lo condusse via. Così, per speciale grazia di Dio, la scampai bella ed i cristiani che avevano tanto pregato e fatto voti per me, respirarono. Anche essi, per allora, non furono molestati e dopo qualche giorno riebbero anche la libertà.
Passammo quasi tutta la notte seduti intorno al fuoco, tra lo spavento, la fame, l’incertezza del domani ed il pietoso lamentio dei flagellati, cui nessuno poteva portare aiuto.
Era la notte di Natale del 1947!!!
Il viaggio
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10.8.1933Data di ritorno
1953Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976) Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Ruffino Barfucci
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