Mestieri
meccanico, costruttore edileLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Uruguay, Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1954Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Dopo circa tre anni di Uruguay, il diciannovenne Achille – che è già molto soddisfatto della vita che conduce – fa l’incontro della sua vita.
L’Uruguay si rivelò una vera e propria svolta positiva nella mia vita, ma il capitolo migliore si aprì quando il 3 gennaio del 1957 una bellissima ragazza di nome Teresa Rosina Nocito arrivò a Montevideo. Era nata il 25 agosto del 1939 a San Biase, un piccolo villaggio situato più in alto, in collina, rispetto al paesino di Fiumefreddo. In tutti quegli anni avevamo vissuto vicini, a circa tre miglia di distanza, ma non ci eravamo mai incontrati. Quando ci conoscemmo, però, scoprimmo che in realtà un punto di connessione l’avevamo avuto: lei riusciva a sentire le campane della chiesa di Santa Rita mentre io le facevo rintonare così fortemente nelle domeniche d’estate. A quei tempi ero ancora un bambino che svolgeva un servizio per la chiesa, e non avrei mai immaginato che suonare le campane avrebbe costituito un collegamento con Teresa. Alla fine, l’anonimo suonatore di campane e l’anonima uditrice si ritrovarono. […]
Il 14 febbraio del 1957, Teresa ed io ci fidanzammo ufficialmente. Seguendo l’usanza sudamericana, acquistammo degli anelli d’oro per simboleggiare l’avvento del nostro matrimonio. Sempre nell’anno 1957, a sei anni di distanza dalla morte di mia madre, mio padre decise di risposarsi con un’altra donna, Pasqualina Gaudio. Entrambi non si erano mai incontrati prima fino al giorno del matrimonio, ed erano venuti a sapere l’uno dell’altro attraverso la sorella di mia madre, zia Rosaria, che si trovava in Italia. Infatti, le fotografie le informazioni sulla loro vita furono scambiate attraverso lei, zia Rosaria, che ormai era diventato un vero e proprio Intermediario fra di loro. Alla fine, all’età di 35 anni, questa signora preso la nave e ci raggiunse il suo arrivo andiamo subito in chiesa per la cerimonia del loro matrimonio subito dopo al ristorante per celebrare il suo arrivo e darle il benvenuto nel circolo della nostra famiglia. Eravamo felici con questa nuova famiglia. Lei, Pasqualina, fu una brava madre per tutti noi, ed eravamo contenti perché finalmente in casa ritornava a quell’ordine quindi efficienza nel sbrigare faccende casalinghe, che solo una donna poteva portare. Mio padre, in questo periodo, affittò un appartamento più grande con tre stanze, una per ciascuno di noi, arredando la con dei mobili e altri accessori per la casa.
Il viaggio
Mestieri
meccanico, costruttore edileLivello di scolarizzazione
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Uruguay, Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1954Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Achille Garritano
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