Mestieri
militareLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
LibiaData di partenza
1911Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Cronache dal diario di guerra di Giuseppe Ghione, artigliere del Regio esercito schierato nel settore di Bengasi ai tempi della guerra italo-turca combattuta in Libia, tra il 1911 e il 1912.
26 febbraio
Il battesimo del fuoco della batteria
La sera del 25 fummo avvertiti che la batteria doveva prendere parte all’occupazione del Garinnes. Alle quattro del mattino del 26 si partì; attraversammo Bengasi ancora tutta addormentata, fù un magnifico spettacolo, quando sul ponte della Favignana, stellato il cielo, il mare calmo, ogni tanto un raggio dei riflettori, gli ascari con le loro tenute bianche, la lunga colonna, di cammelli, che porta l’acqua. Fantastico spettacolo! Arrivati al forte, la colonna si avviò verso il Garinnes era composta: dalla nostra batteria, il 68 Fanteria e la banda a cavallo, mentre sulla nostra sinistra avanzava la colonna centrale, sulla destra una torpediniera. L’animo mio era tranquillo, nessun pensiero mi turbava come andassi ad una manovra: attaccati da numerosi beduini e le pallottole di Mauser fischiavano alle nostre orecchie come la grandine che cade dai tetti. I nostri cannoni fecero fuoco a più riprese e sempre avanzando, dopo 4 ore la bandiera Italiana sventola sulla torre del Garinnes. Noi abbiamo avuto pochi morti e qualche ferito. Alla sera tornammo a Bengasi. Questo fù il mio battesimo di fuoco avendo il nemico quasi sempre tirato sulla mia batteria.
20 marzo — Esercitazioni di marcia contro il nemico
7 aprile — Esercitazione di marcia contro il nemico
13 — Al mattino alle ore quattro partimmo dal forte Luesci per l’attacco al campo nemico (Benina) con il 4° fant. 68° – 49° Ascari Bengasini, Savari, Cavalleggeri Art. da Campagna e due da montagna, al comando del Gen. Maglieri. La mia batteria e il 43° fanteria doveva proteggere il fianco sinistro della colonna centrale. A pochi Km. dal Marabuto di Gios Kerbis la batteria apre il fuoco contro i beduini che trovavasi dietro al Marabuto, i colpi di shrapnel facevano strage sul nemico, che pure, continuava a spararci contro e i loro colpi venivano a finire vicino a noi, affondandosi con rabbia nella terra, una pallottola mi cadde a pochi centimetri dai piedi. Da circa due ore da che si stava sparando, quando verme l’ordine di unirci al grosso, mentre si stava rimettendo a posto il materiale, una scarica di fucilate, proveniente dalla nostra sinistra, uccide un mulo e ferisce un Ascaro che si trovava sulla mia sinistra (quella forse era per me?). Gli Ascari e noi cessiamo le operazioni, prendiamo i moschetti e difendiamo i nostri cannoni, dando tempo alla fanteria di venirci in aiuto. Le pallottole continuano a caderci vicino.
Il viaggio
Mestieri
militareLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
LibiaData di partenza
1911Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Gli altri racconti di Giuseppe Ghione
Cadaveri turchi
A pochi Km. dal campo nemico i cannoni da 149 aprono il fuoco e dopo cinquanta...
Dieci mesi di Libia
14 Luglio (Colonna Ge. Morghieri) Si parte da Bengasi con tre Battaglioni Eritrei (697°) 4° fanteria, mentre...