Cadaveri turchi

A pochi Km. dal campo nemico i cannoni da 149 aprono il fuoco e dopo cinquanta colpi il campo era ridotto in fiamme. Alle ore 18 la nostra bandiera sventola su Benina in fiamme. Lungo il percorso numerosi cadaveri turchi e beduini, vidi pure donne ferite e curate dai nostri medici. Si passò notte nel campo, numerosi magazzini, zeppi di svariate merci bruciavano; gli ascari e i soldati salvarono molti oggetti dall’incendio e al mattino dopo la mia batteria fece ritorno a Bengasi con un ricco bottino di armi e stoffe. Due giorni rimasi senza bere, ma la gioia della vittoria non mi lasciava tempo di pensarci. Noi abbiamo avuto qualche morto e diversi feriti.

21 aprile — Sono partito per Benina, ho trascorso la notte al campo.

23 — Alle quattro del mattino siamo partiti per la conquista di Pur Regina. Eravamo appena arrivati sul ciglione che un vivissimo fuoco ci coglie da tutte le parti, noi aprimmo il fuoco di fianco mentre l’artiglieria c centro faceva strage di fronte, un soldato del 49 fanteria, cadde vicino mio pezzo, il combattimento durò fino alle ore 18. La mia batteria si portò prima linea e per tutta la giornata fu bersagliata, mi ricordo che meni guardavo i proiettili, le pallottole mi passavano vicino ed un m portamunizioni fu ferito mentre mi porgeva una granata da innescare, a l devo la vita, perché se non si trovava avanti a me certo quella l’avrei avi, io. (Grazie! Per ora ne faccio a meno). La notte fù tranquilla e anche il nemico di fronte dormì tranquillamente.