Mestieri
militareLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
LibiaData di partenza
1911Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Episodi, spesso molto cruenti, della guerra italo-turca del 1911-1912 raccontati dall'artigliere Giuseppe Ghione nelle pagine del proprio diario.
14 Luglio (Colonna Ge. Morghieri)
Si parte da Bengasi con tre Battaglioni Eritrei (697°) 4° fanteria, mentre una colonna marcia al centro (Generale d’Alessandro) noi proteggiamo il fianco sinistro. Alle ore 6 il nemico attacca e i primi colpi arrivano a noi, si avanza sempre, i colpi nemici aumentano, la nostra avanguardia è fortemente impegnata, dato il terreno boschivo i cannoni non possono sparare, allora coi moschetti e pistole alla mano si va in aiuto e si proteggono i cannoni, la marcia continua, gli ascari danno fuoco alle capanne che trovano, prendono numeroso bestiame e armi e viveri che il nemico abbandona nella sua fuga. Dopo quattro ore di questa marcia, si arriva a Zavia ove s’innalza fra le grida di «Savoia» la bandiera Italiana. Ad inseguire il nemico andiamo noi e dopo aver marciato e combattuto tutta la giornata ritorniamo indietro, nella ritirata il nemico ci attacca con rabbia, gli ascari e il 4° fanteria hanno alcuni morti e feriti, noi ne abbiamo uccisi qualche centinaio e un capo tribù. Alle ore diciotto prendiamo posizione alle trincee, la fucileria continua io comincio a sentire una gran fame e dò l’attacco ad una scatoletta di carne in conserva, con una mano mangio e con l’altra graduo gli ultimi proiettili di quella giornata. Passato un po’ il combattimento viene distribuita l’acqua ai soldati, ma proprio in quel momento una scarica sulla mia batteria, un ascaro e un soldato del 4° F. cadono a terra morti, alle ore 19 cessa il combattimento, la notte passa tranquilla.
31 — Colonna Col. Amborio 4° Fanteria – Si parte per inseguire il nemi-co, lungo il percorso si combatte, si distrugge e si fa un gran bottino di bestiame, la colonna è composta di truppe indigene (24 ore di marcia) si arriva a Bersio.
1 agosto — Si parte per Toera 2 — Dopo una lunga ricognizione verso Sidi Califa, ove abbiamo trovato quattro dei nostri morti del combattimento del 28 (fatti a mille pezzettini!) noi li abbiamo vendicati bene, perché abbiamo fatto una vera strage di beduini e di tutto quello che si trovava al nostro passaggio.
4 — Fatto felice ritorno a Bengasi, ove speravo di andare un po’ in licenza ma il 18 debbo ripartire per Soluk
Dieci mesi di Libia! Mi sembra un sogno tutto quello che ho fatto e visto in questi dieci mesi continui di guerra, di lunghe marcie, di soffrire la sete, il sonno sempre interrotto da qualche fucilata, non vedere altro che armi, morti, feriti, non sentire altre parole che combattimenti, fucilazione, impiccagione, ecc. ecc. Sento un gran bisogno di riposo e di calma, ritornare alla famiglia, rivedere tutti i miei cari e specialmente la cara Mamma. Ma il mio compito non è ancora finito, speriamo in bene anche in questa avanzata e poi andremo forse a godere un po’ di pace.
Il viaggio
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