Mestieri
zootecnico, agronomoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Cile, Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1951Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri) Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Luigi Chiarappa, giovane agronomo e zootecnico romano, sta lavorando in Cile. Una visita improvvisata a un amico negli Stati Uniti, subito prima di rientrare in Italia e sposare Nicla, gli suggerisce l'idea di un nuovo viaggio.
Dopo il mio rientro a Santiago, i mesi di separazione da Nicla cominciarono a scorrere sempre più veloci. Ci fu uno scambio intenso di lettere di telefonate e finalmente riuscii a comunicarle che avevo trovato un ottimo lavoro in Cile. Mi era stata fatta un’offerta di tornare a dirigere una fabbrica di concentrato di pomodoro, la prima nel paese. Inoltre avevo accumulato abbastanza denaro per finanziare il nostro matrimonio e pagare una piccola deviazione di viaggio al mio rientro in Italia. Guglielmo, che allora veniva e andava nel Connecticut, mi aveva pregato di fermarmi da lui anche solo per pochi giorni. Nessuno mai immaginò quanto sarebbe stato importante e quella deviazione. Essa cambiò il resto della nostra vita. […]
Arriviamo a Watertown, un prospero paesotto del Connecticut, dove Guglielmo e Mary abitavano in una casetta in affitto, non molto distante da quella dovevano molti loro parenti. Passai l’intero pomeriggio a stringere le mani di questo o quel membro della numerosa famiglia. Mi fecero addirittura giocare a “baseball“ con una squadra di ragazzini che correvano, strillavano, agitavano mazza legnose e portavano guantoni enormi, troppo grandi per la loro piccola statura. Finalmente viene la sera, e dopo cena, giunse anche la calma. […] Potevamo aprirci l’uno con l’altro e parlare di cose che ci interessavano. Ad un certo punto, Guglielmo, che evidentemente aveva nostalgia per l’Italia, per la sua famiglia ed i suoi amici, mi suggerì di dimenticare l’idea del Cile.
“Vieni qui negli Stati Uniti”-egli esortò-“Questo paese è molto più grande, ci sono innumerevoli risorse, e le opportunità di sfondare non mancano. Per di più ci sono io, ed io posso aiutare ad inserirti in questa società“. Le sue argomentazioni mi parvero giuste, mentre il vino la musica le facevano apparire ancora più profonde. Lentamente mi stavo lasciando persuadere. Poi sollevai un’ultima obiezione: “e come la mettiamo con il visto di immigrazione per me e Nicla? “-Dissi, ben sapendo che la questione non era facilmente risolvibile. “Non esiste alcun problema“ rispose Guglielmo, molto sicuro di se stesso “e domani andiamo a New York a parlare con un avvocato specializzato in leggi immigratorie”. Il mattino seguente ci incontrammo con l’avvocato.
Quando questo apprese che io avevo una laurea in agraria tiro giù dalla sua biblioteca un vecchio codice nel quale trovò una legge immigratoria di lunga stagionatura ma ancora valida.
La legge prevedeva un visto in “quota preferenziale agli esperti agricoli e alle loro mogli”. Non vi era dubbio: era un vetusto rimasuglio legale dell’era pre-rivoluzione industriale, quando l’agricoltura era ancora di primaria importanza nell’economia americana. Era una legge fuori corso, dimenticata ma tanto utile al caso nostro!
Il viaggio
Mestieri
zootecnico, agronomoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Cile, Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1951Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri) Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Luigi Chiarappa
La missione in Cile
Le cose erano notevolmente migliorate dopo la seconda guerra mondiale. Monsignor Baldelli, nome della Pontificia Commissione...
Colonia trentina in Cile
L’organizzazione con la quale dovevamo collaborare in Cile era la “Caja de Colonizacion”, un ente governativo...
Due semplici emigranti
A pochi giorni dall’arrivo a New York, il comandante del “Saturnia” voleva organizzare una cena d’addio...