Colomba Romano

Una vita segnata dal lavoro e dal desiderio di realizzazione, quella vissuta e raccontata dalla minturnese Colomba Romano, emigrata negli Stati Uniti con il padre all’età di quattordici anni.  A spingerli a partire, più che una vera indigenza, è la voglia di migliorare la propria condizione economica e mettere da parte un capitale da reinvestire in Italia, acquistando immobili e terreni sulla costa laziale. L’agiatezza arriverà, e con essa il pacchetto completo di una vera e propria adozione del modello di vita americano.

Un breve ritorno a Minturno nel 1960 consente a Colomba di incontrare l’uomo che, da lì a poco, diventerà il compagno di una vita. I due corrisponderanno intensamente per tutto il tempo ancora che lei resterà negli States. Quindi il rientro definitivo in Italia, il matrimonio, i figli, e una vita che prosegue da “jackass”, asino da fatica, secondo il nomignolo che le ha appioppato il padre quando vivevano in Connecticut. Lavoro lavoro lavoro, con la testa ai guadagni da reinvestire.

“Nata tra le bombe, afflitta dalla fame del durante e dopo guerra” – scrive in conclusione Colomba. “Figlia di contadini che con i denti serrati hanno lottato contro la devastazione di una terra devastata dalla guerra, emigrante e rientrante, che da un pezzo di terra e un locale donato dai genitori è riuscita a tirar su una proprietà erta a combattere le forze delle sventure . E tutto questo con l’unico strumento del sacrificio e del lavoro. Qualcuno ha davvero la faccia di dire che la mia vita non sia stata di successo?”.