Caterina Janutolo Gros

Le lettere di Caterina Janutolo Gros ci offrono un punto di vista complementare sull’emigrazione di fine Ottocento: il punto di vista di chi resta, di chi vede allontanarsi da casa un proprio caro e ha solo uno strumento per immaginare il mondo di chi è ormai lontano e per rappresentare il mondo di chi aspetta. Nel periodo di fidanzamento la Mussuna – questo è il soprannome della donna – si firma sempre “la vostra amante Janutolo Catterina”; poi diventa “per sempre la vostra moglie”. Il fidanzato-marito è Bernardo Ianutolo Giangrand, emigrato a Cincinnati in Ohio, poi a New York, negli Stati Uniti d’America alla fine del XIX secolo. Un marito dal quale Caterina ha dei figli e che la lascia sola nelle difficoltà di mandare avanti la famiglia. Col passare degli anni, dopo aver lanciato appelli vani per un ricongiungimento familiare, i sentimenti di Caterina verso quell’uomo che non fa nulla per tornare in Italia, vanno scemando al pari della passione che un tempo traspariva da ogni lettera.