Giacomo Susani

Il 1911 è l’anno in cui l’Italia liberale, spinta dal desiderio di espansione coloniale e di insediamento nei possedimenti turchi della Cirenaica e della Tripolitania, avvia la guerra per la conquista dell’attuale Libia. Dichiarata la guerra il 29 settembre 1911, il corpo italiano di spedizione, riesce con relativa facilità a conquistare Tripoli e Tobruch, Derna, Bengasi e Homs. Ciò nonostante, ritiratisi all’interno, i Turchi oppongono una tenace un’imprevista e tenace resistenza accompagnata da continue azioni di disturbo lungo il litorale. Le ostilità si protrarranno fino al 1912, quando la Turchia accetta le condizioni imposte dalla pace di Losanna e il sostanziale controllo italiano sul territorio. Un territorio dove, come racconta il soldato Giacomo Susani che quella guerra l’ha combattuta, si moltiplicano i segni del sacrificio compiuto dalle truppe, a cominciare dai cimiteri che spuntano intorno alle città appena conquistate. Susani è anche autore di una composizione in versi, una poesia, che dedicata ai genitori e ispirata alle vicende del richiamo alle armi e della partenza per la guerra.