Paesi di emigrazione
EritreaData di partenza
1937Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Ricordi idealizzati della fanciullezza trascorsa in Africa affiorano dalla memoria di Aura Rali.
In altre occasioni la nostra famiglia veniva invitata a passare la domenica presso degli amici carissimi, anche loro di Sondrio, proprietari di una conceria in un modesto villaggio ad alcuni chilometri da Asmara. Si pranzava all’aperto su tavole improvvisate sistemate sotto frondosi alberi di pepe selvatico e dopo quelle abbondanti libagioni ci stendevamo su delle stuoie di paglia per fare un sonnellino. Per me queste occasioni erano una vera tortura; il puzzo delle pelli da conciare che ammorbava l’aria mi era insopportabile e non invidiavo certamente chi, come i proprietari, dovevano convivere con quella pestilenza.
Ricordo anche un altro “Vecchio Coloniale” amico di papà, il signor Coffetti, che aveva una concessione a Fil-Fil sulla vecchia strada che da Massaua andava a Cheren, passando a qualche chilometro a nord di Asmara, che spesso ci invitava a trascorrere qualche giorno nella sua fattoria.
In quella zona passammo periodi indimenticabili. Solitamente erano riunioni di varie famiglie che formavamo delle allegre tavolate. Dopo il pranzo, come di consueto, i “grandi” si sistemarono sulle brande per il riposino stimolato anche dal caldo piuttosto intenso. Io che da tempo avevo perso l’abitudine al sonnellino pomeridiano, me la filai alla chetichella, sempre spinta dal mio spirito di avventura. Iniziai a vagabondare per la concessione, allontanandomi sempre più dalla casa. Tutto attorno era silenzio, rotto soltanto di quando in quando, dal canto triste di un cuculo che si perdeva nella valle deserta. Ero giunta in cima ad una collina ed il mio sguardo spaziava nella valletta sottostante inondata di sole e coperta da una leggera foschia generata dalla calura del primo pomeriggio. Intorno non c’era anima viva ed io ammiravo affascinata quel paesaggio africano deserto, misterioso e silenzioso. Si sentiva solo il frinire delle cicale. Quando ripenso all’Africa rivedo quella scena e risento il verso solitario del cuculo che immagino appollaiato sul ramo di un gigantesco “baobab”. Mi assale allora una tremenda nostalgia per quella terra, il famoso “mal d’Africa” e darei non so che cosa pur di rivedere l’Eritrea, rivivere quel clima magico, rivedere la “mia Africa”.
Il viaggio
Paesi di emigrazione
EritreaData di partenza
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Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Aura Rali
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