Mestieri
marmistaLivello di scolarizzazione
diploma scuola superiorePaesi di emigrazione
ThailandiaData di partenza
1905Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)L’imbarco a Genova, le sensazioni prima di una lunga partenza e la descrizione del piroscafo sul quale Federico Crugnoli si appresta a viaggiare, in terza classe, per raggiungere Bangkok nel 1905.
Salendo sul piroscafo Roon tedesco cominciai a capire che ero in terra straniera, benché fossi sempre nella mia bella Italia perchè tutti gli ordini e i discorsi che io sentivo erano fatti in lingua tedesca. Non avendo poi prima d’allora visto dei Cinesi, così quella mattina potei vede-re parecchi Cinesi quali impiegati come persone di bordo, cioè per servizio di lavanderia e camerieri: ma qual differenza dai nostri Europei a questi personaggi Asiatici. Dunque questi Cinesi hanno i capelli lunghissimi coi quali si fanno delle trecce come le nostre donne solo che invece di radunarli ed accomodarseli bene sulla nuca, si fanno una treccia sola di tutti i capelli e poi la lasciano penzoloni della schiena e questo viene chiamato codino dai nostri Europei, dei baffi poi finora a questi Cinesi non glieli ho ancora visti. Le donne poi invece hanno i capelli accomodati come le nostre Europee. Questo lo posso dire perchè nei passeggeri di III° classe vi era una donna cinese. Però qual differenza di bellezza! Alle 12 precise il piroscafo si cominciò a muovere ed allora il mio cuore mi è parso che schiantasse del dolore che provai nell’abbandonare l’Italia e di più la mia famiglia. Ven-ne l’ora del pranzo, ed io perchè mi lasciassero tranquillo nei miei pensieri mi andai a nascondere nella mia cabina e dar sfogo al mio dolore, e per tutto il giorno non mi feci vedere. Verso sera si presentò a me il mio compagno di cabina il quale era un tedesco anche lui e in cattivo italiano mi domandò se non andavo a mangiare. Io risposi di no, che non ne avevo volontà. Bisogna però prima di tutto che spieghi come sono queste cabine. Dunque queste cabine sono piccoli camerini capaci di una persona oppure tutt’al più due, cioè: quelle più piccole che vi sarebbe appena il posto per un lettino di una piazza invece ve ne sono due letti uno sopra l’altro, quello di sopra viene sospeso per mezzo di 4 stanghe in ferro. Quelle più grandi invece possono mettere più letti che vogliono, cioè secondo la grandezza di queste cabine. Il letto poi consiste in una rete di ferro con sopra un materasso di crino vegetale, un lenzuolo, una coperta di lana, un cuscino piccolo di piume ed un altro di crino vegetale. La mobilia di queste cabine consiste dunque nel letto, un piccolo attaccapanni ed una piccola toeletta ed uno specchio attaccato alla parete della cabina. Nelle cabine poi vi sono i sugheri occorrenti per il caso di un naufragio per la sicurezza delle persone. Ogni cabina ha il suo numero, e la mia porta il n° 427. Tutto il giorno 2 lacrime continue.
Il viaggio
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