Mestieri
impiegata comunaleLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Messico, Guatemala, PerùData di partenza
1981Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Inaspettato ma accolto con enorme amore, arriva un figlio per Elvira ed Alberto: la scoperta avviene tra Panama e il Costa Rica, dove risiedono da alcuni mesi. Elvira avverte la madre, che si trova in Italia, telefonicamente. La conversazione è breve e perciò poco dopo sente l’esigenza di prendere carta e penna per aggiungere dettagli e descrivere emozioni.
S.J. 19 dicembre
Cara mamma, ti ho telefonato solo due ore fa e voglio scriverti subito per tranquillizzarti, perché penso di averti abbastanza scombussolata con le mie notizie. Comunque spero lo stesso che, nonostante “la sorpresa” la cosa ti faccia piacere, perché io e Alberto siamo felicissimi, anche se pure noi abbastanza increduli. Come ti avevo detto, pensavo di avere uno dei miei soliti, lunghissimi ritardi, ma il 16, appena arrivati a S.Josè da Plaia Panamà, mi sono precipitata a fare le analisi, quasi sicura che sarebbero state negative. Immaginati un po’ come mi sono sentita quando il dottore del laboratorio mi ha detto “Congratulazioni, lei aspetta un bambino!” Secondo i suoi calcoli, aggiungendo cioè 14 giorni al ritardo, sarei incinta di un mese e pochi giorni. L’altro ieri sono andata dal ginecologo più bravo di S. Josè, che mi raccomandato la sorella di Claudia, la nipote di Dona Carmen. Non ti dico che visita mi ha fatto: mi ha tenuto la bellezza di un’ora e mezza, facendomi domande su domande, perfino sulle malattie tue, di nonna e di tutta la famiglia, sui miei sintomi, tutti i miei malesseri ecc. ecc. Poi mi ha visitata per vedere se l’utero sta crescendo bene e ha provato ad auscultarmi la pancia per vedere se già si sentiva il cuoricino, ma non si è sentito niente perché è ancora troppo presto. Mi ha palpato per benino il seno, che mi sta facendo un male boia, e mi ha detto che è tutto regolare, che sto benissimo e avrò un bellissimo bambino. Stamattina sono andata a fare tutta una serie di analisi e il 15 gennaio dovrò tornare da lui per un controllo.
Io per ora mi sento benone, a parte un leggerissimo senso di nausea la mattina e un po’ di stanchezza. Il dottore mi ha detto di fare una dieta piuttosto equilibrata a base soprattutto di proteine e verdure, che è più o meno quella che sto facendo. Mi ha detto anche di cercare di non ingrassare e che l’ideale, per me e per il bambino, sarebbe di non ingrassare più di un chilo al mese. Mi ha consigliato di spalmarmi sulla pancia e sul seno dell’olio per bambini, in modo da prevenire le smagliature. Gli ho manifestato le mie paure circa i raggi al torace, ma mi ha detto che non c’è da preoccuparsi minimamente, perché li ho fatti una sola volta e poi non sulla pancia e che comunque era troppo presto per poter danneggiare l’embrione. Mi ha anche tranquillizzata circa il viaggio in aereo che faremo a marzo per andare in Perù (avevo letto che era pericoloso) e i vari spostamenti fra S.Josè e Plaia Panamà. Mi ha detto insomma di continuare a fare tutto quello che faccio normalmente, evitando cose rischiose, tipo andare a cavallo o in motocicletta, unicamente perché potrei cadere e farmi male, e non per il movimento in sé. Ancora non mi sembra vero, mi sento fuori dalla realtà e molto felice! Alberto anche, lo vedessi, mi dà sempre i bacetti sulla pancia perché dice che vuole che lui (o lei) già senta il nostro affetto. Dopo la mostra andremo in Perù. Alberto dovrebbe avere la sua parte di eredità del padre (o almeno un anticipo) e senz’altro non dovremmo avere preoccupazioni economiche. Anche lì la vita costa poco, avremmo intenzione di affittarci una casetta a Cuzco, che è una città a Sud di Lima, molto bella e molto turistica, dove Alberto potrebbe trovare qualche lavoretto come guida turistica, come interprete o in qualche albergo, visto che conosce quattro lingue. Poi, visto che c’è l’Università, potrei vedere di insegnare qualche cosa. Insomma sono abbastanza fiduciosa e vorrei che anche tu lo fossi: sento che questo bambino ci porterà fortuna! In fondo ho 29 anni e sono contenta di averlo ora e non più in là. Mi hai chiesto se ci sposiamo: a me a dire la verità, non andrebbe per niente, ma credo che dovremo farlo perché se no io come straniera non potrei rimanere in Perù più di tre mesi. Sarà dunque una cosa puramente burocratica e mi dà un po’ fastidio pensarci. Per ora non dire niente ai parenti, glielo faremo sapere più in là, magari a cose fatte. Zio Paolo mi ha scritto una bella letterina e mi ha fatto molto piacere.
Qui in casa sono tutti molto gentili e premurosi, soprattutto Dona Carmen, comunque preferiamo tornare a Plaia Panamà perché qui ci sono degli sbalzi di temperatura pazzeschi e non voglio ammalarmi. Lì invece è sempre estate e c’è un clima meraviglioso. Domani partiamo, ci fermeremo fino alla metà di gennaio, quindi non riceverò tue notizie per un bel pezzo. Il ginecologo mi ha detto che finirò il tempo il 4 agosto (cioè sarebbe il primo giorno probabile del parto, ma secondo i miei calcoli, dovrebbe essere invece verso il quindici). Staremo a vedere, ma visto che coincide con le tue ferie, vorrei tanto che ci fossi anche tu, vedi un po’ se ti sarà possibile, io ne sarei felicissima e anche Alberto. Ora ti lascio perché devo preparare i bagagli per domani. Mi raccomando stai tranquilla, in tutti i sensi, Alberto mi sta curando come una principessa e riempiendo di vizi. Ciao mammona, ti abbraccio forte forte con tanto affetto. Elvira
Il viaggio
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Messico, Guatemala, PerùData di partenza
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