Mestieri
giornalistaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
MozambicoData di partenza
1984Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Avviene la cerimonia di “consegna” dell’autopompa che il comune di Reggio Emilia ha donato a quello di Pemba, in Mozambico, nel 1984. È il motivo del viaggio che ha portato Ivanna e altri membri del consiglio comunale reggiano in Africa.
La bassa marea lascia scoperti cento metri di spiaggia giallo pallido e una bassa scogliera nerastra. A gruppi sempre più numerosi arrivano donne e bambini con tegami e bacinelle in testa. Perlustrano meticolosamente ogni palmo di spiaggia, soprattutto la parte vicina all’acqua, tutta a grandi buche, come una rete di roccia. Continua ad arrivare gente. Dopo il primo entusiasmo fotografico non ne possiamo più di soggetti. Un soldato gira armato avanti e indietro per la spiaggia.
Tutta la linea di spiaggia formicola ora di gente vestita immersa nell’acqua, con i neonati appesi dietro. Bambini passano di corsa con una danza a zig zag. Una specie di pettine umano orla la marea. Tutti si lasciano fotografare volentieri. Non gli viene in mente di chiedere qualcosa in cambio. Intanto alle nostre spalle si svolge un piccolo commercio in natura tra indigeni e colleghi: vestiti contro oggetti d’avorio. Anch’io ho promesso il mio vestito bianco a fiori viola, che mi fa sembrare la vispa Teresa, in cambio di qualcosa. Come si fa a dire di no, o a sgridare i nostri ospiti? Non sono stati loro a uccidere gli elefanti, c’è da scommettere. E’ roba da poco, arriva in piccolissime quantità, all’insaputa del Protocollo.
Finalmente arrivano gli assessori di Pemba con vestiti ben stirati, in ritardo di due ore e più, che qui è sicuramente giustificato. Il nostro Sindaco consegna la chiave dell’autopompa che la città di Reggio dona a Pemba per fronteggiare gli incendi. L’autopompa ci ha preceduti, è già qui. Il Generale Governatore Chipande fa un discorso. Ha una grossa capacità comunicativa, è immaginifico e discorsivo. La sua tecnica oratoria si basa sul dialogo con il pubblico, sollecitato a intervenire e a rispondere magari gridando. ‘La nostra è una terra vergine’ proclama. ‘Reggio, anche se si trova in un Paese della Nato, ci ha aiutato concretamente nella nostra lotta. Il Governo italiano non ha mai ostacolato questa azione, anzi, all’ONU ha insistito perché potessimo votare, discutere ed esistere come popolo. Il popolo è scalzo, abbiamo molti problemi, non possiamo ricompensarvi adeguatamente, ora. Però abbiamo mare e sole tutto l’anno, e vogliamo darvelo. Adesso bisogna studiare bene quale passo fare prima e quale dopo’. Accompagna il suo dire mettendo avanti un piede e poi l’altro. Termina gridando:‘Viva la relazione tra la città di Reggio e la città di Pemba!’ Il tema dei rapporti reciproci viene ribadito tramite slogans ed evviva a pugno alzato. Al momento dei saluti Chipande mi bacia urtando violentemente i suoi zigomi contro i miei. Poi saliamo al palazzo municipale e ci sediamo intorno ad un alto tavolo. C’è l’aria condizionata, una bandiera del Frelimo incorniciata e la foto di Samora.
Il viaggio
Mestieri
giornalistaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
MozambicoData di partenza
1984Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Ivanna Rossi
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