Il dispensario

Questa settimana ho cominciato il lavoro in dispensario. I dispensari sono piccoli ambulatori che si trovano un po’ ovunque in città; vi sì fanno attività di tutti i tipi: visita medica, distribuzione di farmaci e di latte per bambini denutriti, iniezioni, medicazioni, controllo periodico del peso dei bambini per vedere se crescono, educazione sanitaria. Noi, poi, due pomeriggi alla settimana facciamo la visita medica a tutti i bambini e giovani che studiano dai salesiani. Il nostro dispensaire è una piccola casetta ín mezzo agli alberi di manga; fuori la gente aspetta il proprio turno chiaccherando seduta per terra; dentro ci sono tre stanze: una funge da “farmacia” per conservare e distribuire i farmaci, in un’altra la dottoressa visita i malati e infine nella terza si fanno tutte le altre attività di tipo infermieristico. Il modo dì lavorare è molto diverso dal nostro ín Italia perchè i mezzi sono pochissimi e le necessità tantissime. In un primo momento mi sono sentita un po’ disorientata; com’è possibile lavorare in un posto così, dove la sterilità è un’utopia, dove tutto viene riciclato e riutilizzato il più possibile, dove mancano anche le cose più necessarie? La gente entra a piedi scalzi pieni di sabbia, le finestre sono aperte e mentre faccio le medicazioni i bambini che stanno in giardino si affacciano verso l’interno per guardare. C’è molta malaria e mi hanno detto che durante la stagione delle piogge sarà ancora peggio. Altre malattie sono dovute alla scarsa igiene, soprattutto infezioni della pelle. Non sapevo quasi nulla di malattie tropicali ma adesso comincerò ad imparare qualcosa. Il dispensario è gestito da suore di una congregazione svizzera: “Soeurs de Saint Maurice”: lavoro perciò con una suora svizzera ed una dottoressa malgascia laica; quest’ultima ha bellissimi capelli lunghi e neri ma soprattutto è di grande cuore. C’è poi una novizia che però resterà solo due mesi.