Loch Ness

Nel tardo pomeriggio cerco un posto per la notte. Un ostello, posto in una zona appartata, fra bosco e lago, è completo. Sono disposto a tornare in campeggio: in genere sono spaziosi e si è più liberi. Ma poi il custode, con il consenso della madre, estrae una grossa chiave, e mi dice che mi trova una sistemazione. Mentre lo seguo gli chiedo a che ora compare il mostro (sono a Loch Ness) mi risponde, seriamente: il mattino presto, al primo chiarore. Mi apre una porta sulla quale sta scritto: private. Una stanza tutta per me, completamente rivestita in legno, con ampia finestra sul lago. Non mi sono alzato per vedere il mostro, del resto il lago è molto lungo ed è difficile prevedere quando potrebbe emergere, anche se i turisti vengono guidati in un punto preciso. Qui lo prendono con ironia, lo raffigurano come un sauro da fumetti, con una faccia finto-minacciosa ed un berretto scozzese in testa.