Mestieri
Agente di custodiaLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
SerbiaData di partenza
1915Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)La Prima guerra mondiale sta per finire. Donato Vinci, prigioniero degli austroungarici in Serbia da oltre tre anni, viene a sapere che i soldati italiani devono presentarsi al Comando militare serbo per essere rimpatriati. Il primo drappello di prigionieri italiani però è già partito e se ne deve formare un altro. Donato è impaziente di partire e con un compagno decide di avviarsi verso le coste della Grecia per imbarcarsi alla volta dell’Italia. Durante un lungo viaggio attraverso le città di Aleksandrovac, Leskovac, Vranje, Kumanovo, Skopje fino a Salonicco incontra molte persone che lo aiutano.
Nel passare dalla detta citta di Rasboina, siccome era ordine generale che i prigionieri della quadruplice, da dovunque si passava i singoli municipi, in mancanza di comando di tappa militare, dovevano provvedere per il breve soggiorno.
Non ricordo con precisione, eravamo verso il dì 23 ottobre 1918 nelle ore tardi di quel giorno, stanchi del cammino di tutta la giornata ci siamo avvicinati ai primi abitati di quella cittadella, domandando di essere guidati al municipio, per chiedere al sig. Sindaco, ho chi per lui, da provvederci per quella sera pe cena, è per il dormire;
Mentre si domandava vidi un Signore dell’apparente età sulla cinquantina, sebbene vestito alla paesana, ma molto distinto fra le altre che si erano avvicinate, sorridente con molto bonario aspetto, ci disse che il Sig. Sindaco era personalmente lui;
Aggiungendo per qualunque cosa a Voi colleghi italiani occorrerà, venite con me, vi porto in casa mia, ove sarete soddisfatti di tutto.
Non appena siamo giunti sulla soglia di casa sua, ci siamo visti improvvisamente circondati da suoi famigliari, ci presentò le due bellissime figlie, la minore appena diciassettenne sposatasi il giorno avanti, con il suo gentile sposo anche presente.
Questa simpaticissima sposina, nel presentarsi così graziosamente con un profondo inchino, è con grazia sua volle baciarci persino la mano. Ha tal punto restai suggestionato, è volendo impedire si gentil gesto,
Ha questo ed immediatamente intervenne il suo Babbo pregandomi di lasciare fare alla figlia, perché era loro costume nel ricevere delle persone riguardevole di un certo rispetto. Mentre era assente l’ho sposo della figlia maggiore, perché militare e per giunta al fronte.
Mentre erano presenti altri due figli maschi, è alcuni altri parenti.
Dopo questa magnifica cerimonia di presentazione, fummo invitati in una bella è grandiosa sala, ov’era preparato una tavola lunga capace di ospitare un numero di ventiquattro persone, ed in fondo alla medesima vi erano due letti da una piazza è mezza, ciascuno, situati uno per angolo.
Fastosamente accolti da tutta quella bella famiglia, ed onorati del loro trattamento fino ha consumazione di quella sontuosa cena.
Il viaggio
Mestieri
Agente di custodiaLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
SerbiaData di partenza
1915Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Donato Vinci
Viva l’Italia
Da quel momento ebbe inizio la mia prigionia dalle prime ore del pomeriggio del 26 Luglio...
Nascosto in Serbia
Era il giorno 8 ottobre 1918, è da Jastebac si doveva partire subito, appiedi fino alla...