Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
frequenza universitariaPaesi di emigrazione
LaosData di partenza
1970Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Dopo un viaggio avventuroso in nave fino a Bangkok, Mauro prosegue con mezzi terrestri per arrivare in Vietnam e attraversare il confine con il Laos.
Dopo qualche ora di macchina giungemmo in riva al Mekong, il fiume che segna il confine fra i due paesi. Trovammo l’imbarcadero e, con la macchina, passammo direttamente sul traghetto. Dieci minuti bastarono per traversare il fiume. Quel barcone ci trasportò nel paese dei mille elefanti senza nessun controllo della polizia Thai. Noi eravamo a bordo della vettura e nessuno ci fermò neppure quando, alla fine della traversata, approdammo sulla strada sterrata oltre il fiume Mekong. I poliziotti laotiani ci videro transitare lungo il confine e non ci dissero nulla, poi, annoiati, continuarono a giocare a carte, mostrando pacchi di soldi che andavano di tanto in tanto contando. Scesi, allora dalla macchina e, prostratomi al suolo, baciai con commozione la terra laotiana, un gesto che feci spontaneamente quasi segnasse per me l’inizio di una nuova vita. Erano passati dodici anni dal lontano giorno in cui, affascinato dalla missione, partivo da casa lasciando la mia città, i fratelli, gli amici, il lavoro e i cari genitori. Avevo incontrato mille persone, invano avevo cercato una risposta fra diverse congregazioni, avevo perso per strada l’obiettivo della vita religiosa, quello del sacerdozio, ma ero giunto in missione, la mia missione. Nessuno m’aveva inviato, se non la coscienza. Non rispondevo ad una chiamata esplicita della chiesa, nessuno m’aveva consegnato ufficialmente un crocifisso, nessuno mi sosteneva all’origine, non essendo legato ad alcun organismo caritativo o culturale, solo mia madre e la mia famiglia avrebbero pregato per me io rispondevo alla vocazione che m’era nata in cuore fin dall’adolescenza e la vedevo concretarsi ora, in questa terra difficile e benedetta. Era bastato un accenno, una stretta di mano con il Vescovo di Luang Prabang, uno sguardo, una promessa reciproca ed ero partito per cominciare una nuova avventura. Il francese che aveva percorso l’ultimo tratto di strada con me, si meravigliò di questo mio gesto, me ne chiese il motivo perché non poteva capire cosa fosse passato nel mio cuore in quei dodici anni d’attesa e cosa mi passasse dentro in quel momento magico, risposi con un sorriso e non mi preoccupai di spiegarglielo.
Il viaggio
Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
frequenza universitariaPaesi di emigrazione
LaosData di partenza
1970Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Mauro Ferrari
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