“Chissà dov’è l’Italia”

Dove finisce l’Occidente e dov’è l’Oriente? Il treno da Colombo ad Hikkaduwa percorre una strada ferrata come linea di confine che ha l’Oceano da una parte e la vegetazione tropicale dall’altra. Acqua e palme si confondono, si separano, si ritrovano. I bambini, su tutt’e due i versanti, salutano questa pigra macchina a vapore dove si comprano noci di cocco e banane. Il vicino di posto, un singalese, ti chiede da dove vieni, cosa fai, imbastisce una conversazione di curiosità, per poi tornare a leggere il giornale. Un titolo fra gli altri, riguarda l’Italia “Absenteism- Italy’s style” dichiarazioni di Giorgio Benvenuto. Più sotto un trafiletto, incorrotto, sulle termiti che stanno pranzando con la basilica di Monreale. Il mio vicino si riprende e quasi non avesse compreso mi chiede se sono tedesco. Per quanto ne capisco parla correttamente questa lingua. Come lui altri. I tedeschi buona parte, ignorano l’inglese ed il singalese è sulla luna. L’Italia chissà dove per me.