Mestieri
commercianteLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
LibiaData di partenza
1912Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Temi
ritornoTemi
ritornoDopo 7 anni trascorsi in Libia, per Emanuele è arrivato il momento di tornare in Italia.
Si arriva al 1919.
A me viene la nostalgia di ritornare in Patria. Vendiamo le carrozze, i cavalli, i finimenti e così finisce il mestiere di vetturini di piazza.
Tutti commercianti. Aiutandoci da ambo le parti, con a capo io, comandante !.
D’accordo con i miei fratelli, divido in parti uguali, tutto quello che da quasi due anni avevamo messo da parte, si capisce solo l’utile, perché‚ il capitale era stato sempre mandato a mio padre.
Allora si abitava in via Aghib, angolo via Regina, di fronte a Piazza Cagni. Avevo ottenuto una licenza per vendita al minuto di vino e questa licenza si poteva trasformare come osteria (mai fatta). Un bellissimo locale, con tutte le comodità. Una bella sala entrando e poi un’altro locale ad uso deposito ed una bella stanza da letto che faceva pure da salotto, oltre ad un bel cortile con uscita in via Aghib.
Siamo giunti a metà Agosto del 1919. La corrispondenza con la zia, si fa più frequente. So che in quel periodo sono in villeggiatura a Catania, presso un amico del padre, un certo Agostino Palmisano, commerciante di pelli in società con il figlio unico, Filippo, che quantunque ammogliato con una bella signora di nome Marietta, abita assieme al padre per aiutarlo negli affari, essendo questo molto anziano.
Avviso la mia famiglia della mia decisione di voler lasciare la Colonia, stabilisco il giorno del mio arrivo. Parto da Bengasi.
Siamo alla fine di Agosto, e arrivo a Siracusa, di buon mattino.
Il mio primo pensiero è stato quello di cercare questo sig. Palmisano, in Via Mulino a Vento. Lo trovo e mi presento come parente della Sig.ra Liotta. Sempre accompagnata dal padre, Mario Liotta, mi ricevono con tanta accoglienza. Si discute un pò di tutto, in specie della Colonia e si arriva a mezzogiorno. In fretta si mangia, poi il solito saluto, perché‚ in serata dovevo raggiungere a casa, i miei genitori, dove arrivo a tarda sera.
Abbracci e baci.
Si comincia la nuova vita, libero cittadino.
Il viaggio
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