Mestieri
pensionatoLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
Isole SalomoneData di partenza
1981Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Un lungo volo transoceanico porta Giancarlo Pettini fino in Australia, tappa di avvicinamento necessaria per raggiungere i figli che lo aspettano nelle Isole Salomone
A Brisbane. Le famose venticinque ore di viaggio, che veramente non finivano mai (poi in realtà sono state ventinove) sono gia’ dietro le spalle, quasi dimenticate. Un mucchio di ore di cui non ti rimane niente, solo un miscuglio di letture, vassoi di roba da mangiare, musica, bruciori di stomaco, attraversi il mondo senza accorgertene e, sembra, senza emozionarti. A Bangkok l’aereo – fino allora avevo potuto sdraiarmi – si è riempito fino all’ultimo sedile di profughi vietnamiti accolti a Sydney a spese del governo australiano. Dolcissimi, sempre sorridenti, quasi tutti giovani, sono stati l’unica nota importante del viaggiò. Li ho lasciati all’aeroporto, tutti in fila per le formalità dell’arrivo, andare incontro alla loro nuova vita, i più piccini attaccati alle gonne delle madri. E’ dopo un po’ che sei qui, dopo che hai trovato un albergo, sistemate le valigie e cominci a guardarti intorno, che ti accorgi di essere veramente alla fine del mondo. Brisbane, o almeno il centro dove ho gironzolato per un po’, sembra un sobborgo di Los Angeles: strade squadrate, case basse col portico western alternate a qualche palazzone, negozi soverchiati dalle insegne più sgargianti, lo stesso odore di hamburgers e salsa di pomodoro. Il mio albergo, undici dollari a notte, sembra un saloon un po’ rimodernato. La gente tira via e non ti guarda. Il traffico, poco, ordinato e silenzioso, nei negozi e negli uffici quella perfetta efficienza, quella cortesia freddissima. Dopo il pranzo e un bel sonno ristoratore, finisco la giornata al cinema. Torno a casa che piove.
22 luglio, mercoledì Bisogna arrivare a domani, quando parte l’aereo per le Salomone. E allora, visto che non c’e’ da parlare con nessuno, andiamo a vedere quello che c’e’ da vedere. Che pero’ e’ ben poco. Brisbane è una senza storia: nata nel 1823 per un decreto del Parlamento inglese che vi aveva istituito un penitenziario per i delinquenti della peggiore specie, poco piu’ di un secolo fa aveva ancora cinquemila abitanti. Il monumento principale e’ la casa più vecchia della città, che e’ “rimasta intatta”. Scorrazzo su e giù con gli autobus del Comune, forte di un biglietto “circolare” che vale fino a stasera. All’ora di pranzo sono insieme a un gruppo di turisti americani ad accarezzare canguri e koala che vivono in un parco d’allevamento. All’improvviso ti ricordi che qui’ e’ inverno perché alle cinque e mezzo è già buio. Dicono che le spiagge e le isole qua intorno siano favolose.
Il viaggio
Mestieri
pensionatoLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
Isole SalomoneData di partenza
1981Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Giancarlo Pettini
Un padre e due figli
Tre ore di volo sul Pacifico ed ecco Honiara. Una pista ed una baracchetta sulla quale...
Due figli liberi
28 luglio Roberto sempre a casa col piedone per aria, io e Marco in giro per la...
Tra i Kwaio
3 agosto, lunedì Il parere dei medici e' drastico. Roberto non si può muovere ancora per parecchio...
A ritroso nella civiltà
8 agosto, sabato Ieri sera, Jonathan Fifi ha carinamente sciolto ogni dubbio. Senza più obbiezioni abbiamo concordato...