Mestieri
medicoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
RuandaData di partenza
1994Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Dopo essere atterrato in Uganda, il dottor Gaddo Flego viaggia verso il Ruanda per Medici senza Frontiere. È il 1994 e nel Paese è in corso uno dei più gravi genocidi della storia.
L’auto che ci porta di gran carriera verso il Rwanda è il solito gippone bianco chiuso delle organizzazioni umanitarie, che si muove veloce lungo una strada pianeggiante che costeggia il lago Vittoria. Alla radio sintonizzata su una stazione ugandese si sentono canzoni che cantano l’Africa, lungo la strada si muove la bellissima folla africana. Ma avvicinandosi al Rwanda è come se l’atmosfera si facesse più cupa, complici anche le nuvole del pomeriggio. Attraversiamo l’equatore, segnato da due grandi cilindri di cemento ai lati della strada (le buses con cui in Africa si fanno i pozzi), che si fa polverosa e inizia a salire. La musica della radio è stata sostituita dal nostro autista (un logista belga che non dice una parola) da musica europea ad alto volume. Arriviamo ad uno specie di spiazzo terroso con qualche costruzione: vecchi autoveicoli fermi, autisti e passeggeri che bevono birra o coca cola, militari in divise dignitose ma raffazzonate. E’ il confine con il Rwanda, un confine all’apparenza informale, ma un vero confine. Al di là ci aspetta un altro mondo, anche se nessuno ci mette un timbro sul passaporto. Entriamo in una zona di guerra totale, dove lo stato, al momento, non esiste. Mentre andiamo su una brutta strada verso Byumba, la capitale della zona occupata nel 1990 dall’FPR, la luce si fa crepuscolare, ed incrociamo un’impressionante carovana di autoveicoli che procede in direzione opposta. Sembra una ritirata, e chiedo preoccupato al guidatore che sta succedendo. “C’est le cirque de l’humanitaire” mi dice interrompendo il suo lungo silenzio. E’ il circo delle organizzazioni umanitarie che, tutti i giorni, vanno fino a Byumba a discutere con le autorità militari il permesso per andare oltre, e dopo una giornata di tentativi infruttuosi, tornano a dormire in luoghi più confortevoli e sicuri.
Il massacro è cominciato il 7 aprile, oggi è l’8 giugno. Sono passati piùdi 60 giorni. Gli ultimi bianchi hanno lasciato il paese il 14 aprile.
Arriviamo alla casa di passaggio, una strana costruzione in muratura, bassa ma su più livelli. Byumba è una cittadina di montagna e fa freddo; non è il Sahel a cui sono ormai abituato.
Il viaggio
Mestieri
medicoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
RuandaData di partenza
1994Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Gaddo Flego
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La chiesa delle stragi
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